giovedì 30 aprile 2015

Morte del 1 maggio

 Morte del 1 maggio

Parlavo con una commessa del Conad che mi diceva che il 1 maggio sarà aperto e che a lei sta molto bene così perchè con i tempi che corrono lo stipendio che prende ogni mese è un dono miracoloso tra tante famiglie oppresse dal precariato e dalla disoccupazione.

Ho insistito a lungo cercando di convincere che non bisogna rinunziare ad un diritto come quello di festeggiare la Festa del Lavoro. Non c'è stato niente da fare. Si è voltata da un'altra parte.
I lavoratori sono talmente terrorizzati di perdere il lavoro che anche se gli decurtano del 10 o del 20 per cento la busta paga sono pronti ad accettarlo.

Ho così potuto misurare la sconfitta piena dei lavoratori dopo anni di precariato, legge Biagi, legge Fornero, Job Act.

Domani solito raduno al Sasso di Barbato a Piana degli Albanesi. Ma trattasi di un rito celebrato da coloro che hanno votato o accettato la Job Act e che stanno affossando la Repubblica Parlamentare.
 Parlare del passato non fa male a nessuno,.La Confindustria non si dole se ricordi la strage di Portella della Ginestra. Si dole e reagisce come uno scorpione velenoso se tocchi la Job Act che Renzi ha avuto l'amabilità di regalarle.

mercoledì 29 aprile 2015

mattinale




 Alleanza Giappone-USA contro la Cina e la Russia

 Il capo del governo giapponese negli USA per stringere forti legami e patti militari con gli americani. Ha chiesto perdono per Pearl Harbor nella quale come sappiamo morirono circa duemila militari colti di sorpresa alla fonda dal terribile bombardamento aereo. Naturalmente gli USA non si sentono di chiedere perdono per le atomiche di Hiroshima e Nagasaki che ancora oggi continuano a provocare malattie terribili e morte.

I giapponesi furono famosi nella seconda guerra mondiale per la prostituzione coatta. Costringevano donne dei paesi occupati a prostituirsi nei bordelli militari. Ma di questo non ha parlato nessuno.

Quello che conta è che gli USA si preparano alla grande guerra con la Russia e con la Cina. Con la Russia useranno l'Ucraina, la Polonia, i Paese Baltici. Con la Cina il loro alleato formidabile sarà il Giappone con il suo enorme potenziale industriale.

Non c'è atto di politica internazionale degli USA che non sia rivolto alla preparazione di guerre immediate o prossime venture.

Intanto il NYT scrive un lunghissimo articolo per dimostrare che gli USA non si sono ritirati dall'Afghanistan e che i cosidetti "istruttori" sono veri e propri combattenti contro i talebani che vengono bersagliati anche da droni numerose come cavallette mortifere e che nonostante tutto continuano ad occupare nuovi territori e città.

Morte con tortura e "madre coraggio"

Il povero nero ucciso dalla polizia a Detroit è morto in modo atroce agghiacciante e predeterminato come ha appurato l'autopsia. E' stato arrestato ammanettato e chiuso in un furgone lanciato a tutta velocità con la sirena spiegata verso la stazione di polizia. All'interno del furgone è stato sballottato pesantemente fino a rompersi la schiena dorsale e molte altre ossa.
Non credo che la cosa sia stata una mera imprudenza. Si è trattato di una vera e propria esecuzione. Comunque dubito che ci sarà un giudice o una giuria disposta a condannare i carnefici.
Il megafono propagandistico del Regime è tutto preso oggi dalla mamma nera che picchia il figlio e lo allontana a calci dalla manifestazione di protesta alla insegna di "fatti i fatti tuoi e non ti occupare di altro". Se la polizia continua ad uccidere i neri chi se ne frega? Questa la filosofia della madre esaltata dal perbenismo occidentale.

Potrebbe essere uno spot pagato dalla Polizia?

Indegna speculazione perbenista sulla madre che picchia e spinge verso casa il figlio contestatore a Baltimora. Sbaglia lei a prendersela con il figlio (è l'unico figlio maschio e teme di perderlo) e sono in malafede i massmedia che ne hanno fatto uno scoop del perbenismo e della filosofia " fatti i cazzi tuoi e stattene a casa"
http://www.rainews.it/…/Baltimora-e97c99f5-9f22-43be-91c9-b…



Fine seconda repubblica


Con il voto di fiducia espresso ieri dalla Camera dei Deputati è morta anche la cosidetta seconda repubblica. Non so se il regime nel quale entriamo da oggi possiamo chiamarlo ancora repubblica. Non ci sarà il Senato ed il Parlamento sarà paralizzato da un grosso premio di maggioranza che garantirà la cosidetta "governabilità" cioè il potere assoluto del governo. Senza bilanciamenti perchè la Corte Costituzionale con gente come Giuliano Amato e la Presidenza con Sergio Mattarella sono solo gli ectoplasmi di se stessi.


A 150 anni dall'unità d'Italia il sistema democratico viene messo in crisi per la seconda volta dopo la legge acerbo del 1923. Non pensavo che a quasi cento anni dal fascismo la classe dominante sentisse di nuovo il bisogno di avere maggiore potere e di addomesticare il Parlamento gonfiando la propria rappresentanza e rubando alle minoranze i loro seggi. Il recupero dei valori della libertà e della democrazia avvenuto con la resistenza e la Costituzione è andato di nuovo perduto. Il popolo viene estromesso dai suoi diritti politici e ridotto ad essere solo spettatore passivo del teatro politico.

mercoledì 22 aprile 2015

corsi e ricorsi storici


Immigrati italiani linciati      Nel 1891 Roma prontaalla guerra contro gli Usa
di Bruno Marolo

Ingiustizia sommaria «I miei uomini - avverte - non possono più difendervi. Nascondetevi dove potete, e che vi aiuti Dio». «Dateci le armi - replicano Charles Matranga e i suoi compari - e ci difenderemo da soli». «No - rifiuta il capitano - cercate piuttosto riparo nella sezione femminile. Vi lascerò qualche minuto per trovare un nascondiglio e poi farò chiudere tutte le porte interne, per ritardare l'avanzata degli assalitori». Con un boato, il portone di quercia si spacca. Irrompono i giustizieri. Tre squadre di venti armati ciascuna perlustrano il carcere, agli ordini di Parkerson, Wickliffe e Houston. Altri quaranta fucilieri si dispongono davanti alla porta sfondata per tenere fuori la folla. Il primo plotone scopre Scaffidi, Macheca e Marchesi padre nel braccio dei condannati a morte. Macheca ha scovato una mazza di legno e si volta per affrontare gli inseguitori ma riceve una scarica di pallettoni in piena faccia. Cade all'indietro stecchito. Un'altra fucilata colpisce Scaffidi nell'occhio destro e gli divide la testa in due. Marchesi, ferito al capo anch'egli, non muore subito. Viene lasciato per ore ad agonizzare sul pavimento. La seconda squadra, informata dalle guardie carcerarie, si precipita al terzo piano, dove sono le celle delle donne. «Di là, di là, sono fuggiti di là», strillano le detenute, in preda a una frenesia di morte. Indicano la scala che scende in un cortile interno. Sei siciliani, tra cui Pietro Monasterio, hanno cercato scampo per quella via ma ora sono in trappola, addossati a un muro del cortile. Il plotone apre il fuoco da cinque metri e smette soltanto dopo aver esploso un centinaio di colpi. Un uomo si accosta al mucchio dei morti e nota che una mano di Monasterio è ancora scossa da un fremito. «Finiscilo», grida qualcuno. «Non ho il coraggio», ribatte l'uomo. Si avvicina allora un suo compagno. Ha un fucile a canna corta, e con uno sparo a bruciapelo riduce in poltiglia la testa del moribondo. Uno degli esecutori si volta per vomitare. Altri ridono. Il terzo gruppo torna a mani vuote. I superstiti sono ben nascosti. Furibondi, i giustizieri frugano in ogni locale, rovesciano ogni branda, sfondano con il calcio dei fucili ogni porta sul loro passaggio. Arrivano così in una cella dove Polizzi, lo schizofrenico, parla con sé stesso, seduto sul pavimento. Cinque uomini lo trascinano nel corridoio e gli sparano tre volte, senza ucciderlo. In un'altra cella, Antonio Bagnetto si finge morto. I carnefici lo mettono al muro per fucilarlo, ma poi cambiano idea. Congo Square è un mare di folla in tempesta. Da venti minuti si sente sparare nel carcere e i 12mila che sono stati tenuti fuori vogliono la loro parte di sangue. Emmanuele Polizzi viene portato in piazza. Respira ancora: un cronista descrive «i lunghi capelli neri scarmigliati, l'espressione idiota resa più intensa dal terrore». Il suo corpo tremante viene passato sopra le teste della massa fino all'angolo di St. Anne Street, dove lo aspetta un cappio appeso a un lampione. Una decina di uomini issano l'impiccato, ma gli applausi della folla si mutano in urla incredule. Polizzi, con il cappio al collo, si è aggrappato alla corda e si sta arrampicando, con la forza della disperazione. Con pistole e fucili, i carnefici giocano allora al tiro a segno, gridando insulti. «Le pallottole - scriverà un giornale - volarono verso la loro missione di morte e diedero al corpo dondolante un'ultima scossa». Degli undici italiani scovati dai giustizieri soltanto Bagnetto vive ancora. William Parkerson ordina che anch'egli sia dato in pasto alla piazza. Questa volta viene scelto un albero per l'impiccagione, ma la corda si rompe e l'uomo piomba al suolo senza un lamento. Forse non vive più quando viene nuovamente appeso, ma c'è ancora chi si diverte a sparare sul cadavere. È finita. Nel carcere rimangono nascosti otto italiani, ma Parkerson comprende che è tempo di mandare a casa la gente, finché gli obbedisce ancora. Sale su un tram rovesciato in Congo Square e annuncia i nomi degli undici «giustiziati». Ogni nome è accolto da grida di esultanza. «Vi prometto - tuona Parkerson - che faremo i conti anche con gli altri. Ma ora non possiamo lasciare che la situazione degeneri. Avete fatto il vostro dovere. Se avrò bisogno di voi vi chiamerò. Adesso andate, e che Dio vi benedica». Sulle spalle di un manipolo di seguaci, Parkerson viene portato in trionfo mentre la massa comincia a disperdersi. Dopo due ore i corpi dei due impiccati vengono recuperati, ed esposti con gli altri morti in uno stanzone dove i curiosi vengono ammessi a turno. Le donne di New Orleans intingono nel sangue, per ricordo, i fazzoletti ricamati. Undici italiani sono stati linciati. Tre erano stati riconosciuti innocenti dalla giuria: Joseph Macheca, Antonio Marchesi e Antonio Bagnetto. Altri tre avrebbero dovuto essere nuovamente processati, in quanto non era stato raggiunto un verdetto: Pietro Monasterio, Antonio Scaffidi, Emmanuele Polizzi. Cinque erano in attesa di giudizio: Giacomo Caruso, Rocco Geraci, Francesco Romero, Loreto Comizzi, Carlo Traina. Gli otto superstiti escono dai nascondigli. Nel giro di qualche settimana saranno tutti liberi: le accuse saranno lasciate cadere senza altri processi. Charles Matranga, il boss del fronte del porto, si è salvato celandosi sotto un mucchio di immondizia nella sezione femminile. Sarà ucciso qualche anno dopo in un regolamento dei conti ma la sua famiglia diventerà sempre più potente. Uno dei figli, Henry Matranga, prenderà il controllo del racket dei locali notturni e acquisterà almeno una benemerenza nel 1917. Comprerà nel banco dei pegni di Rampart Street la prima cornetta per un giovane aspirante musicista di sua scoperta, Louis Armstrong. Gaspare Marchesi, 14 anni, viene condotto in lacrime nell'ufficio del direttore del carcere, dove si trovano alcuni giustizieri, ormai placati. Uno lo informa che il padre Antonio è stato ucciso. Secondo l'accusa, Gaspare avrebbe avvertito con un fischio gli assassini dell'arrivo di Hennessy. «Credo che non fischierai più, ragazzo mio», osserva qualcuno. «Sono innocente - grida il ragazzo - e anche mio padre lo era». L'Italia si rassegna A Washington, i particolari del linciaggio sono in prima pagina su tutti i giornali della sera del 14 marzo. Quella stessa sera l'ambasciatore italiano, barone Francesco Saverio Fava, protesta con il segretario di Stato James Blaine e si sente rispondere che la vicenda riguarda le autorità della Louisiana, non il governo federale. Due giorni dopo Fava consegna una nota del presidente del Consiglio dei ministri, marchese Antonio di Starabba Rudini, che esige la punizione dei colpevoli e un indennizzo per le famiglie delle vittime. La risposta è negativa, e il 25 marzo l'Italia minaccia di richiamare l'ambasciatore. Un giornale della capitale, The Nation, riassume la reazione del congresso americano con una battuta del senatore Plumb del Kansas: «La partenza dell'ambasciatore non ci recherà più danno di quanto farebbe il venditore di banane italiano davanti alla Casa Bianca, se decidesse di tornare a casa». Qualche giorno dopo il barone Fava lascia Washington, salutato da insulti e vignette sarcastiche sulla stampa. Per ritorsione il presidente Benjamin Harrison richiama da Roma l'intera missione diplomatica americana. Negli Stati Uniti il disprezzo per gli immigrati italiani e per il loro paese cresce come una marea. Theodore Roosevelt, futuro presidente, definisce il massacro «una buona cosa». In vari Stati scoppiano disordini che arrivano al culmine l'11 maggio con il linciaggio di tre italo americani a Wheeling nella West Virginia. Il Washington Post fa dell'ironia sull'«esercito» con cui l'Italia, insultata, ha invaso gli Stati Uniti: un esercito di immigrati straccioni. Tuttavia a questo punto il grande pubblico fa una scoperta sconcertante. Le forze armate italiane sono, in realtà, molto più consistenti di quelle americane. In particolare la Marina ha una superiorità schiacciante, con undici corazzate di 14mila tonnellate ciascuna e altre 54 navi da guerra. La flotta degli Stati Uniti possiede soltanto tre navi degne di questo nome, per un totale inferiore alle 8mila tonnellate. L'esercito italiano conta due milioni e mezzo di soldati, quello americano meno di 130mila. Nel 1891, l'Italia ha un apparato militare di prim'ordine, mentre gli Stati Uniti non hanno mai preteso di svolgere un ruolo fuori dai loro confini. Ai giornali di Washington e New York giungono lettere di patrioti che offrono armi, denaro e sangue per un confronto che credono impari. «Mi rimane un braccio solo - scrive un reduce della guerra di secessione - ma posso ancora impugnare un fucile». «La mia vita - assicura un ex schiavo - appartiene all'Unione che mi ha reso libero». Il governo di Washington, come quello di Roma, sa bene che il rischio non esiste. Per vincere una guerra, sosteneva Napoleone, ci vogliono tre cose: soldi, soldi e soldi. E l'Italia non ha soldi, mentre gli Stati Uniti ne hanno tanti. L'economia americana scoppia di salute. Quella italiana è minata alle radici, e pochi mesi di tensione con il grande fratello d'oltreoceano le daranno il colpo di grazia. Il governo del marchese Rudini ha speso troppo per rincorrere un prestigio internazionale sproporzionato alle risorse del paese, si è indebitato per sostenere la corsa agli armamenti con l'impero austro-ungarico. Ora è in difficoltà, e le banche di Parigi e Londra vogliono essere rimborsate subito. L'Italia ha un bisogno disperato di vendere in America i propri prodotti, e di esportare anche uomini e donne cui la patria non può dare lavoro. L'ostilita' degli Stati Uniti fa precipitare la crisi che giungerà al culmine nel 1898 con l'insurrezione di Milano, annegata nel sangue dal generale Bava Beccaris. Il 7 settembre 1891, il marchese Rudini manda al presidente Harrison un messaggio segreto, conservato negli archivi americani. Non insiste più sulla punizione dei colpevoli del linciaggio, assicura che il suo governo è ansioso di normalizzare i rapporti e lascia capire che si accontenterà di salvare la faccia. Harrison non si cura di rispondere. Il 14 ottobre scrive al segretario di Stato Blaine: «Gli italiani hanno agito in modo sciocco e avventato, non dobbiamo aiutarli troppo nella necessaria marcia indietro». La verità è che il governo americano approfitta della situazione. Da molto tempo cercava di convincere il Congresso a stanziare i fondi per potenziare la Marina e l'esercito, ora, sull'onda del confronto con l'Italia, ottiene quello che vuole. In pochi anni la flotta degli Stati Uniti diventerà un formidabile strumento di conquista, che nel 1898 toglierà Cuba alla Spagna e si impadronirà di Portorico e delle Filippine. Sono i primi passi di un gigante destinato a dominare il mondo. Oggi, mentre un secolo di egemonia americana è giunto al termine e un altro inizia sotto i medesimi auspici, viene da sorridere al pensiero che per un attimo il gigante si sia misurato con la piccola Italia. Soltanto il 9 dicembre il presidente Harrison ritiene che sia venuto il momento di porre fine alla crisi. Nel «discorso sullo stato dell'Unione» inviato alle camere inserisce, come di sfuggita, una frase cruciale. Definisce «un incidente deplorevole e disonorevole» il linciaggio degli italiani di New Orleans. Il barone Rudini si affretta a telegrafare la propria reazione entusiasta. Harrison aspetta fino all'aprile successivo per annunciare che ognuna delle undici famiglie riceverà 2500 dollari. Sottolinea che non si tratta di un risarcimento, ma di una semplice elargizione. Il governo di Roma non chiede di meglio. In Italia, l'intera vicenda è presto dimenticata. I morti di New Orleans non vengono considerati degni di riabilitazione ma decine di migliaia di immigrati pagheranno il prezzo dei pregiudizi. Per molto tempo ancora, in America, italiano sarà sinonimo di mafioso, fino a prova contraria.




l'affogamento del ceto medio islamico

L'affogamento del ceto medio islamico

 La maggiore parte degli affogati nel Mediterraneo e dei salvati e di quanti si accalcano sulle spiagge di Tripoli e di Bengasi sono ceto medio delle arti e delle professioni laureati e diplomati il corpo della borghesia acculturata dei paesi sconvolti dalle Guerre Imperialiste come la Siria, la stessa Libia, lo Yemen, il Sudan, l'Eritrea, la Palestina.
Solo le famiglie più forti economicamente sono in grado di mettere insieme i soldi per fare partire un loro congiunto magari una madre incinta o una famigliola con bambini. I poveri, i poverissimi così come dall'Italia non riuscivano ad emigrare per le americhe oggi non riescono a schiudarsi dai loro paesi sconvolti dagli eserciti occidentali regolari
e mercenari.

Una proposta criminale

  Una proposta criminale di un xenofobo ignorante


 Bombardare i barconi significa privare i migranti della possibilità di raggiungere l'Europa. Significa condannarli ad ammassarsi amilioni in Libia un paese nel marasma in preda alla guerra civile da quando è stato distrutto da Obama e dalla Nato (ora Obama si lamenta ipocritamente  della sua instabilità).
Bisogna invece sospendere tutte le guerre della Nato e creare un corridoio libero tra l'Africa e l'Italia. Accettare due o trecentomila migranti l'anno che poi sono più o meno quelli che arrivano attraverso gli scafisti.
In quanto agli scafisti è stupido non prendere coscienza che sono terminali di una potente organizzazione criminale c he sta facendo i soldi a palate con i migranti.
 La storia di tutte le emigrazioni insegna che quelle che richiedono il possesso di notevoli somme di denaro da spendere per il viaggio sono emigrazioni della parte più intelligente colta e preparata della popolazione. Anche se in Italia vengono a lavare il culo ai nostri vecchi trattasi di professori, i ngegneri, tecnici specializzati, artigiani......
 L'emigrazione siciliana verso gli USA nei primi anni del secolo scorso era fatta di contadini le cui famiglie vendevano un pezzo di terra e lo investivano in un solo soggetto. Il quale, se arrivando faceva  "fortuna" mandava i soldi per i suoi fratelli ed i genitori.

martedì 21 aprile 2015

gli scafisti e le frontiere


La scafisti
i massmedia li esacrano e li additano al disprezzo come "mercanti di schiavi". Molti di loro sono stati catturati e condannati a pene detentive che a sentire il procuratore Lo Voi di Palermo sono di venti o trenta anni-.
Ma davvero dobbiamo credere che l'esodo di centinaia di migliaia di esseri umani dall'Africa all'Europa possa essere opera di coloro che materialmente guidano le barche e che quasi sempre finiscono nelle prigioni italiane?
Perchè la stampa che un tempo era anche investigativa e rifletteva sui fatti non si pone il problema evidentissimo a chiunque sulla possente raffinata organizzazione di mezzi e di uomini che presiede al traghettamento nel Mediterraneo?
Soltanto l'anno s corso il trasporto di 170 mila migranti ha fruttato una cifra che potrebbe oscillare tra i 4 ed i 5 miliardi di euro..Davvero pensiamo che questo enorme tesoro possa essere finito nelle mani degli "scafisti"? Come escludere l'esistenza di una potente organizzazione che è riuscita ad assicurarsi la possibilità di usare i porti della Libia senza dover temere per i barconi e gli altri mezzi di trasporto?
Dal momento che non tutte le famiglie dei migranti non sono in grado di pagare in una volta il costo del trasporto chi ha il potere e la capacità organizzativa di rateare e non temere per il completamento del pagamento della "tariffa" fissata?
Chi è a capo di questa organizzazione che ha diversi livelli di responsabilità e che potrebbe avere rapporti non solo con le mafie italiane ma anche con i responsabili militari degli USA e della Nato nel Mediterraneo ai quali certamente non sfugge quanto accade. C'è una loro complicità? Difficile confermare o escluderla.
Aprire le frontiere
La migliore soluzione per risolvere il problema dei naufragi nel Mediterrano è aprire le frontiere a tutti i paesi nei quali la Nato ha fatto bombardamenti costringendo la popolazione alla fuga. Insomma legalizzare l'ingresso in Europa. Dal momento che arrivano circa 200 mila migranti all'anno si potrebbe aprire la frontiera per 300 mila persone all'anno.
Ma questo non si farà perchè gli scafisti fanno comodo all'Europa e non è detto che dietro il loro losco traffico non ci siano personaggi della Cia o della Nato.
 

lunedì 20 aprile 2015

Frontiere aperte!

Aprire le frontiere
La migliore soluzione per risolvere il problema dei naufragi nel Mediterrano è aprire le frontiere a tutti i paesi nei quali la Nato ha fatto bombardamenti costringendo la popolazione alla fuga. Insomma legalizzare l'ingresso in Europa. Dal momento che arrivano circa 200 mila migranti all'anno si potrebbe aprire la frontiera per 300 mila persone all'anno.
Ma questo non si farà perchè gli scafisti fanno comodo all'Europa e non è detto che dietro il loro losco traffico non ci siano personaggi della Cia o della Nato.

mercoledì 15 aprile 2015

Tripoli, bel suol d'amore

 400 morti! E molti altri moriranno annegati in futuro!!

La Libia al tempo di Gheddafi era una nazione ricca prospera e sicura dalla quale non arrivava nessuna emigrazione in Italia. Tre milioni di africani a volte anche quattro lavoravano  in Libia e venivano distolti dalla emigrazione in Europa. .

L'aggressione predatoria dell'Occidente (ricordo la grande flotta nel golfo della Sirte che bombardava Tripoli e Bengasi) è stata fomentata dagli USA per un grappolo di obiettivi maligni: distruggere la Libia ed impadronirsi delle sue ricchezze valutarie; indebolire l'Italia che traeva dalla Libia gran parte del suo benessere; mettere in crsi l'Europa con una serie imponente di migrazioni tali da alterarne l'equilibrio.
   Nel primo giorno di guerra gli USA lanciarono su Tripoli 150 missili del valore di 1 milione di dollari ciascuno. Naturalmente con la depredazione dei tesori della Libia si sono ampiamente rifatti.

Prendersela con gli scafisti è ridicolo!  La ondata immigratoria in Occidente durerà anni e produrrà effetti incalcolabili.
http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2015/04/14/immigrazione-400-morti-in-naufragio_88559128-91d7-4674-a760-283a00d376a4.html

venerdì 10 aprile 2015

la Voce di New York

http://www.lavocedinewyork.com/Pietro-Ancona-La-Regione-siciliana-Oggi-e-un-buco-nero-che-divora-tutto-/d/10948/

Opinioncelle

sciacallaggio giudiziario
 
Lo sciacalaggio sulle spoglie dell'imprenditore che fallisce o sul poveraccio la cui casa viene messa all'asta perchè non ha pagato tasse comincia dai tribunali che andrebbero bonificati con potenti DTT sociali per spurgarli di tutto il malaffare che si annida nelle loro aule nelle cancellerie nelle aste giudiziarie. L'Italia è piena non solo di usurai ma anche di sanguisughe legali che ti mettono al torchio e di spremono fino a ridurti sulla strada.
 

Anno 2015
Statistiche
426 suicidi ed un impazzito che spara ed uccide. Italia 2015


Non sono d'accordo ad ignorare le ragioni che hanno condotto alla follia omicida l'imprenditore di Milano.
Allarme!
Il sentire comune fascista, xenofobo, nazista è diventato prevalente rispetto il sentire comune antifascista, solidale, civile.
 
Italia feroce
Impiegata da quattro anni in una tabaccheria. Nove ore e mezzo di lavoro al giorno per sei giorni la settimana. Il proprietario arricchisce con le attività della bisca statale. L'impiegata 500 euro al mese.
Questa condizione è quella che prevale nelle attività commerciali e di servizio.
Drammatizzazioni
L'allarme che il Potere a cominciare da Mattarella sta creando sulla strage del Tribunale di Milano è eccessivo: trattasi di una reazione sproporzionata di una persona che probabilmente è stata portata al limite estremo della sopportazione essendo incappato in un meccanismo giudiziario di fallimenti più o meno fraudolenti. Non capisco perchè non si indaghi sul mondo oscuro delle vendite all'aste di beni sequestrati a chi magari non ha potuto pagare tasse troppo esose. Quante bande proliferano sulle aste fallimentari?

Italia fascistissima dai tempi di Giolitti
Una parte della opinione pubblica italiana non batterebbe ciglio si si aprissero i forni crematori per i rom e per gli immigrati. Questo è il risultato di anni di predicazione della stampa di Destra e non solo.
Letame (siciliano: fumeri)
Sbaglia la Russia di PUtin di raccattare letame politico come Salvini. Meglio non avere in Italia nessun punto di riferimento che avere questo

Altissima massoneria
De Gennaro è inamovile. Sarà difeso da Bersani e tutta la vecchia guardia del PD mentre l'altissima burocrazia che spreme milioni allo Stato dalle cosidette Autorità a tutto il resto lo difenderà. Chissà perchè Orfini del PD lo ha attaccato
Cicchitto e FI lo difende. Non sarà toccato

lunedì 6 aprile 2015

Non si torna indietro



 Non si torna indietro.

Quanti pensano alla possibilità di riformare o addirittura revocare la legge Fornero e la Job Act tengano conto che la legge Biagi generatrice del precariato come filosofia fondamentale del lavoro è stata fatta nel febbraio del 2003 e non è mai stata modificata in meglio ma ha avuto aggiunte ed aggiornamenti in peggio.E' in vigore da dodici anni,. Resterà come pilastro alternativo alla Costituzione che sanciva il diritto al lavoro ed all'equo trattamento del lavoratori.
Sono trascorsi dodici dalla legge Biagi e la precarietà è la nota dominante del lavoro italiano. Anche il cosidetto contratto a tutele crescente spacciato per contratto a tempo indeterminato è in effetti un contratto di precarietà che durerà al massimo tre anni, i tre anni coperti dalla decontribuzione di 8000 euro annui.
In quanto alla legge Fornero ed alla Job Act queste resteranno probabilmente ab aeternum perchè è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago e non che il Parlamento italiano dell'era del renzismo e dopo ritorni su suoi passi e ripristini l'art.18 ed affdermi il diritto all'equa retribuzione.
  Per questo è imperdomabile il comportamento della CGIL tenuto durante la gestazione di queste due fondamentali leggi. Un co mportamento di opposizione formale parolaia e di paralisi delle masse che avrebbero potuto bloccarne l'approvazione.
  Ora bisognerà trovare nuove strade per tutelare i lavoratori. Quali?

sabato 4 aprile 2015

pace e guerra



Erodoto e la guerra
"Nei periodi di pace i figli seppelliscono i padri, nei periodi di guerra sono i padri che seppelliscono i figli".

Campagne di allarmismo e di odio
Una delle nostre massime testate nazionali stamane in prima pagina a caratteri cubitali porta la notizia che nel 2070 (duemilasettanta) i musulmani saranno in maggioranza nel pianeta terra.!
Un evento che potrebbe verificarsi tra 56 anni! Naturalmente un pianeta terra a maggioranza musulmana dovrebbe terrorizzarci secondo il giornale. Non capisco perchè e non mi rendo conto del perchè dovrebbe preoccuparci che i musulmani diventino maggioranza sulle altre religioni. Potrebbe anche darsi che la maggioranza dell'umanità diventi atea e questo la libererebber dai pregiudizi religiosi.
Vogliono farci vivere l'Islam come una sorta di incubo e questo a cinquanta anni di distanza dai bombardamenti e dalle stragi che compiamo dei musulmani dalla Libia allo Yemen all'Irak.

Da dove viene l'odio per i cristiani?
Il Papa non ha detto una parola sola per la distruzione della Libia dello Iraq dell'o Afghanistan ed ora dello Yemen.
Il Papa non dice una parola per i due milioni di palestinesi prigionieri degli israeliani nella striscia di Gaza. Non dice una parola per i bambini palestinesi rastrellati a Gerusalemme ed imprigionati per anni ed anni e sui quali è probabile si compiano esperimenti medici. Piange per i morti del Kenia senza una sola parola sulle cause che hanno provocato tanto odio verso i cristiani.
Si chieda: da dove viene l'odio?

La bomba atomica dell'Iran
Ritardare o proibire la costruzione della bomba atomica iraniana non è un atto di pace ma di guerra. Significa che Israele conserva il monopolio delle armi nucleari nella zona e tutti sappiamo che non trattasi di Stato pacifico e desideroso di buoni rapporti con i vicini ma di chi tiene in prigione milioni di palestinesi incarcerandone i bambini le donne ed i patrioti.
L'atomica iraniana avrebbe stabilito nella zona un equilibrio di deterrenza che avrebbe assicurato la pace ed avrebbe scoraggiato Israele dal perpetrare violenze sui suoi disgraziati vicini.

venerdì 3 aprile 2015

 
Embargo
 
Dovrebbero essere vietate dall'ONU le politiche criminali di embargo che colpiscono le popolazioni indiscriminatamente. Sono politiche mafiose della delinquenza mondiale statunitense che opprime il pianeta. In atto si praticano su molti Stati ed in particolare sulla Russia. Si vuole spingere al fallimento la Russia. Si vuole spingere la popolazione russa alla rivolta contro i suoi stessi governanti.
 
 
Un isolamento criminale
la popolazione iraniana festeggia l'uscita dall'isolamento nel quale è tenuta da moltissimi anni dal dispotismo USA e dell'Occidente. Una conquista pagata a carissimo prezzo con la rinunzia alla difesa atomica da israele e dagli stessi USA,.
E' una vergogna per l'umanità che la liberazione dall'isolamento di una popolazione venga pagata dalla sottomissione alla supremazia nucleare del loro malvagio vicino.

Umiliazione per l'Iran
L'analisi della Mogherini per quanto comprensibile dal suo punto di vista è inaccettabile. Israele resta una grande potenza nucleare e militare che minaccia tutti i suoi vicini a cominciare dall'Iran che aveva ed ha il diritto di fabbricarsi la sua atomica. La comunità internazionale non si è sognata di chiedere ad israele di rinunziare alle sue atomiche, eppure non si tratta di una nazione pacifica ed amante della pace. Costringere con le sanzioni che durano da 35 anni un popolo di ottanta milioni di persone ad umiliarsi rinunziando ai suoi diritti di armarsi e di proteggersi non è risultato del quale vantarsi.
In ogni caso credo che le sanzioni non saranno mai del tutto revocate e che presto gli USA troveranno modo per tornare alle loro prepotenze.

A tutto questo bisogna aggiungere che probabilmente si è voluto neutralizzare con questo accordo l'Iran in vista di una imminente aggressione alla Russia.

Italia: un paese malvagio
Un Paese malvagio
sono anni che la legislazione italiana è concepita e prodotta in odio ai lavoratori. Tracce evidenti di sadismo sociale sono nella legge Biagi, nella legge Fornero, nella Job Act.
L'Italia è un Paese uscito dalla sua Costituzione perchè pratica politiche di sfruttamento di una parte della sua popolazione elogiate apertamente da molti suoi intellettuali ansiosi di fare carriera con il governo.
E' un paese pieno di infelici per i quali la bellezza del contesto paesaggistico e naturale aggrava il loro mal di vivere senza diritti e senza futuro.

Yemen
Nelle Yemen le cose vanno male agli americani ed ai loro killers dell'Arabia Saudita. I patrioti anticolonialisti hanno riconquistato molte città. Gli USA si sfogano massacrando con i dro ni la popolazione civile.
http://www.online-news.it/…/yemen-ribelli-nel-centro-di-a…/…

L'abitazione di proprietà

Hanno trasformato la proprietà della casa di abitazione da bene ad un peso praticamente senza valore. E' difficilissimo vendere in un mercato immobiliare in cui tutto è quasi fermo. Gli immobili in uso sono meno preferiti di quelli nuovi dove c'è un grandissimo invenduto. Ci hanno letteralmente rovinato. In caso di necessità non si può contare sulla proprietà della casa. Può restare invenduta per mesi mesi e mesi.
 
La  cacca di cavallo
Accattonaggio e furto sono le possibilità rimaste ai rom come gli ebrei potevano soltanto fare gli usurai o i mestieri più sporchi come quello di raccogliere la cacca dei cavalli nelle strade cittadine

giovedì 2 aprile 2015

Il premio Kissin ger

premio Kissinger (il grandissimo criminale di guerra con le mani in pasta nei colpi di stato e nelle stragi degli ultimi sessanta anni) sarà conferito a Giorgio Napolitano ed all'ex ministro degli esteri tedesco Genscher per la loro fedeltà assoluta agli interessi imperiali degli USA nel mondo. Napolitano è stato tra i grandi assassini della Libia e del suo leader Gheddafi.
http://www.repubblica.it/…/24ore/naz…/news-dettaglio/4577054

una terribile umiliazione


Una terribile umiliazione
L'Iran è stata espugnata dopo anni ed anni di embargo economico. Ha accettato di non costruire impianti per la produzione di energia nucleare e di consegnare quanto ha già prodotto. Umiliazione che rende ancora più aggressiva e baldanzosa Israele.
Un paese che è una delle civiltà più antiche del mondo già ammirato da Erodoto.
Naturalmente gli americani non sono abituati a stare ai patti e renderanno difficile la vita agli iraniani. Non dismetteranno l'embargo. Conoscono solo una legge: quella dei rapporti di forza. L'onore è roba sconosciuta per loro ed i loro amici.
http://www.repubblica.it/…/nucleare_iran_accordo_probabile

mercoledì 1 aprile 2015

i gruppi dirigenti

 I gruppi dirigenti

sto leggendo "Mistero napoletano" di Ermanno Rea storia del gruppo dirigente napoletano del PCI negli anni immediatamente successivi alla guerra. Il personaggio principale è Francesca Spada una giornalista morta suicida dopo una vita di tribolazioni spirituali e materiali immeritate. La storia racconta il viluppo di sentimenti che intrecciava il gruppo dirigente del PCI napoletano, viluppo nel quale si sviluppano fili velenosi e mortali capaci di spingere prima alla emarginazione e poi financo al suicidio una giovane donna innamorata del Partito e dei suoi ideali.
Qualche tempo fa avevo letto una storia analoga e forse ancora più feroce nella "Famiglia Rossa" di Adele Grisenti che racconta i meccanismi perversi e misteriosi che improvvisamente si mettono in moto in un gruppo dirigente contro qualcuno di loro nel caso contro Adele.
Non so che cosa accade nei gruppi dirigenti del Vaticano, delle Imprese,della Pubblica Amministrazione. Certo è terribile constatare anche i gruppi dirigenti comunisti al servizio di un partito di grande idealità filosofiche e sociali finiscano con l'avere anch'essi istinti tribali che si scatenano irrazionalmente e si sfogano spesso su persone particolarmente sensibili e vulnerabili.
http://www.feltrinellieditore.it/opera/opera/mistero-napoletano/