sabato 31 ottobre 2015

Ora Renzi è più forte

   
Ora Renzi è più forte, molto più forte!!!

Le dimissioni di 26 consiglieri comunali di Roma allo scopo di costringere lo scioglimento del comune e la defenestrazione del resistente Marino sono state un momento cruciale per la democrazia italiana . Si è realizzato pienamente l'obiettivo della manipolazione delle istituzioni ai desiderata del ducetto di Palazzo Chigi e di Via de Nazareno. La sua azione di "normalizzazione della realtà istituzionale a se stesso ha compiuto un formidabile passo avanti. Le leggi non contano a cominciare dalla Costituzione se si possono forzare con gesti inauditi e dirompenti.

Un corpo intero di consiglieri che rinunzia al suo ruolo democratico e consente una forzatura che mai si sarebbe potuto realizzare in condizioni di normalità istituzionale è stata la svolta cruciale dello Stato Italiano, una svolta come l'Italicum, la Fornero, la Job Act, la conferma per i prossimi anni della permanenza di 750 militari italiani in Afghanistan. Dentro la Nato, al servizio degli USA ma più forti e potenti in Italia.

La nomina di Tronca, la esternazione di Cantone, il silenzio complice di personaggi come i Presidenti dell'Ance e delle Regioni come Chiapparino e Fassino (pronti a dimettersi solo per questioni di soldi) il silenzio di gente come il Sindaco di Milano Pisapia, il presidente p'ugliese Emiliano, il presidente del Lazio Zingaretti e molti altri amministratori e politici come D'Alema, Veltroni, Cuperlo e gli stessi secessionisti del PD sono tutti elementi che concorrono al rafforzamento della presa proprietaria di Matteo Renzi sulla Italia.
Nessuna protesta dalle istituzioni. Cinque Stelle ha lavorato per le dimissioni e per la gloria di Renzi anche senza saperlo.

La nascita della terza o quarta repubblica non so come chiamarla è avvenuta con la defenestrazione del Sindaco di Roma. Anche la magistratura ha mostrato simpatia per questa operazione di Renzi partecipando e dando una mano per mettere in cattiva luce la vittima e tenerla sotto il tiro di un avviso di garanzia. Il fatto che il processo Roma Mafiosa si stia celebrando per merito degli atti consegnati da Marino non conta niente.

Si sta creando un ceto di pretoriani di Stato come Cantona Tronca Sala ed altri disposto ad assecondare il premier nella sua azione di demolizione della democrazia per sostituirla con l'intervento prefettizio. Era azione tipica di Mussolini quella di usare alte cariche dello Stato Burocratico (ricordate il Prefetto Mori?) per gestire a suo piacimento situazioni e realtà politiche,.
Al posto di Moro mandato in Sicilia a debellare la Mafia abbiamo Tronca mandato a Roma per gestirla per conto di Renzi. Il quale avrà la segretezza commissariale e prefettizia del funzionario dello Stato fedele che asseconderà anche tutti i desiderata delle borghesia imprenditora che vorrà fare del Giubileo un momento di suo arricchimento. Anche Bergoglio ha il suo tornaconto.

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venerdì 30 ottobre 2015

La montagna ed il topolino

 La Montagna di Dio ha partorito un topolino piccolo piccolo

La Chiesa resiste imperterrita sulle sue idiosincrasie e concede allo innovatore Bergoglio un contentino piccolo piccolo frutto di quindici giorni di intenso scontro tra i prelati del Sinodo: il divorziato potrà essere riammesso ai sacramento della Comunione caso per caso a giudizio naturalmente insindacabile del prete. Il prete avrà il potere di aprire o richiudere in faccia al divorziato il portone della Chiesa!
  Per tutte le altre questioni riguardanti la famiglia manco a parlarne. I gay se lo possono scordare il matrimonio!
  Insomma il Sinodo si è abbarbicato al.la tradizione dalla quale non si lascia smuovere anche se Scalfari e Cacciari si sforzano di vedere qualcosa che non c'è e probabilmente non ci sarà mai.

 La Chiesa esclude dal sacerdozio e dal suo apparato le donne che pure sono la maggioranza dei suoi fedeli.  Le donne non hanno diritti di gestione della Religione. Possono soltanto fare le suore ed essere adibiti a ruoli servili verso i membri maschi dell'apparato come accudire la persona del Papa o dei Monsignori.
  
  Fino a quando la struttura della Chiesa sarà costituita soltanto da preti maschi e sarà piramidale, fino a quando il potere emanerà dallo alto e non dall'ecclesia stessa attraverso una profonda radicale riorganizzazione  la Chiesa non si smuoverà dai suoi dogmi incartapecoriti oramai da secoli.
  
   Non c'è proporzione ragionevole tra il bisogno di rinnovamento e le risposte date dal Sinodo che non ha voluto  di muoversi se non per qualche millimetro mentre dovrebbe fare chilometri. Ma forse questa Chiesa è quella che più si confa alla fede. Come si fa a continuare ad avere fede a credere in Dio con tutto quello che accade davanti a noi? Guardando le folle sofferenti di innumerevoli uomini e donne scacciati dalle loro case distrutte dalle bombe come si fa a continuare a credere alla esistenza di un  Essere Supremo che ci avrebbe creati ed infine ci giudicherà? Quale diritto avrà di giudicarci dopo tutto quello che ci infligge ogni giorno della nostra vita?

Il figlio unico cinese

Il figlio unico cinese

sbagliata fu la decisione di obbligare le famiglie a non fare più di un figlio nel 1979 all'inizio del grande processo di privatizzazione del sistema economico. E' stato un intervento fatale disastroso sulla demografia sia per avere squilibrato i maschi rispetto le femmine sia per non avere tenuto conto dello squilibrio che si sarebbe creato tra le generazioni e quindi della inevitabile senilizzazione a quaranta anni di distanza del Paese.
Ora si dà la facoltà di fare due figli. Decisione moralmente deprecabile e sbagliata come la prima che non avrà nessun effetto perchè la Cina comincia a presentare i problemi di sterilità dei paesi industrialmente maturi sia per la difficoltà delle famiglie a provvedere ad un secondo figlio.
La Cina è una società costruita per creare miliardari e certamente indifferente al benessere della popolazione.
La demografia è una conseguenza del sistema economico. Quello cinese è fatto per raggiungere obiettivi puramente economici proiettati nello scenario mondiale come il PIL.

sabato 24 ottobre 2015

Magistratura e Politica



 Magistratura e Politica 

Forte tensione tra Magistratura e Politica  quasi come ai tempi di Berlusconi. A dire la verità ho l'impressione che il reale oggetto del contendere non venga detto nè da una parte e neppure dall'altra. Non capisco su che cosa litigano e per che cosa e credo che non lo capiscano in molti.
Per quanto mi riguarda se le guarantigie costituzionali per i lavoratori sono cadute senza che la magistratura facesse una sola smorfia di disapprovazione non capisco perchè non debbano cadere anche per i giudici a cominciare dalla inamovibilità e dall'autoamministrazione.
 Non condivido come la magistratura si comporta in materia di affidamento di bambini alle case famiglie e come si comporta nella vicenda del lavoro italiano,.
La coraggiosa sentenza di Torino sui morti della Krupp pieno piano viene rosicata dai gradi superiori di giudizio. Inoltre la Magistratura dovrebbe spiegare ancora "Mani Pulite"
L'isolamento in cui è tenuto il giudice Di Matteo ed altri che come lui si battono contro la mafia reca responsabilità anche interne al corpo dei magistrati mentre la eterna latitanza dei capi mafia ieri Provenzano oggi Messina Denaro la dice lunga sulle collusioni dello Stato.

lunedì 19 ottobre 2015

No ai kamikaze




 No ai Kamikaze

   La vita è un bene prezioso unico irripetibile.La vita dei giovani palestinesi non deve essere sprecata da kamikaze. Il kamikaze è segno di grandissima disperazione e di impotenza. Il suo effetto sulla opinione pubblica è di raccapriccio e non distoglie Israele dalle sue pratiche genocide e vessatorie verso il popolo palestinese. Ho letto che Hamas avrebbe "ordinato" l'intervento di Kamikaze come proseguo della Intifada dei Coltelli. Spero proprio che non venga compiuta una scelta del genere, una scelta che non rafforza ma isola la Palestina.
   La Palestina deve trovare il modo di crearsi un esercito addestrato del genere di quello degli Hezbollah che nel 2006 inflissero una durissima sconfitta ad israele uccidendone molti soldati e costringendola a trovare la tregua, una tregua che in qualche modo dura fino ad oggi.
  L'Intifada dei Coltelli è stata un disastro per il popolo palestinese che vi ha perso in venti giorni 44 dei suoi giovani più generosi e ha avuto 1800 feriti molti dei quali porteranno per tutta la vita i segni  del male subito.
   Abu Mazen si fa fotografare assieme al Segretario generale delle Nazioni Unite. Ma a che serve la sua fotografia ed il suo riconoscimento internazionale se il suo popolo è macellato quotidianamente dagli israeliani?
   Non si può continuare nella finzione della rispettabilità di una autorità che è più utile ad  Israele che al popolo palestinese.
   Mi ha colpito la normalità ufficiale che traspare da questa foto ma essa non corrisponde per niente alla condizione del popolo palestinese che è di chi giace nel fondo di un pozzo di disperazione.

domenica 18 ottobre 2015

Basta Intifada Coltelli






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Basta con l'Intifada dei Coltelli
per un rinnovato Partito Comunista Palestinese
Bisogna chiudere subito questa follia suicida della Intifada dei Coltelli. I ragazzi e le ragazze che vi partecipano sono votati a morte sicura perchè è quasi automatico che ad ogni accoltellamento di israeliano corrisponde immediatamente la morte dell'accoltellatore.
Trattasi di operazione folle e suicida che finora ha provocato la morte-suicidio di una cinquantina di ragazzi quasi tutti sotto i venti anni.
I ragazzi della intifada dei Coltelli sono tutti giovanissimi ed inesperti. Molti hanno soltanto sedici anni. Non sono in grado di fronteggiare i soldati israeliani armati di fucili e comunque uomini fatti ed esperti di guerra alla popolazione palestinese.
Per quanto il detonatore della Intifada sia la profonda disperazione del popolo palestinese essa certamente non avviene senza il consenso ed a volte anche l'organizzazione dell'OLP e di Hamas che si sono assunti la responsabilità di un olocausto di sangue spaventoso assieme agli assassini israeliani.
Le uccisioni dei palestinesi avvengono quasi sempre subito dopo l'aggressione ed hanno carattere di punizione. Insomma si dà l'alibi ad israele di massacrare la parte più combattiva delle nuove generazioni palestinesi.
Per questo l'Intifada sarebbe opportuno chiuderla. Non produce risultati di nessun genere tranne quello di trasmettere alla popolazione israeliana un acutissimo senso di pericolo proveniente dai palestinesi.
Non è giusto colpire indiscriminatamente la popolazione israeliana. Gli obiettivi da colpire dovrebbero essere limitati ai soldati ed ai coloni che assassinano i palestinesi. Si deve rispettare la popolazione civile anche se gli israeliani non hanno mai rispettato il popolo palestinese massacrandolo e facendo vivere in un labirintico inferno di controlli e vessazioni.
Con l'Intifada dei Coltelli fallisce la dirigenza Hamas e di Abu Mazen che sembrano avere come loro principale problema quello di conservare il loro potere.
Bisogna dare al popolo palestinese un nuovo organismo dirigente, una partito comunista del genere di quello dei kurdi, un partito capace di generare un esercito all'altezza della guerra partigiana contro l'esercito israeliano.
Il Partito Comunista esiste in palestina fin dal 1919 ma negli ultimi venti anni ha ceduto troppo al consociativismo con la OLP perdendo la sua identità e le sue caratteristiche di partito rivoluzionario che vanno ripristinate.
Fino a quando Abu Mazen ed hamas avranno il controllo della situazione. non solo le cose non cambieranno ma si aggraveranno a danno del popolo palestinese
 

Giubileo e sciopero

Il Giubileo si porta via il diritto di sciopero

Nei giorni scorsi avevo scritto che mentre il 2015 è stato l'anno della soppressione dell'art.18 con la Job Act il 2016 sarebbe stato l'anno in cui si sarebbe tolto agli italiani il diritto di sciopero. Sbagliavo. Il diritto di sciopero è già stato messo in lavorazione dal governo che prevede di sopprimerlo proprio entro il 2015 mandandolo a fare compagnia alla Job Act.

La scusa sarà il Giubileo  e l'esigenza di assicurare i servizi ai tanti pellegrini che affluiranno a Roma. Giubileo imposto dalla Chiesa allo Stato italiano il quale dovrà soltanto affrontarne le spese e cercare di gestire la situazione della capitale che diventerà molto difficile per i suoi cittadini.

Il termine prescelto per attaccare il diritto di sciopero è soft: moratoria. Non so se si chiederà ai sindacati oppure se si farà senza chiedere niente a nessuno ma il governo imporrà una moratoria che ci possiamo giurare continuerà ben oltre il Giubileo.

Il compito di toccare il polso del paese in vista di questa vitale "riforma" verso un regime autoritario post ma molto post democratico è toccato al ministro Del Rio, il sessantenne con il ciuffetto sbarazzino ben introdotto negli ambienti della Chiesa e della Confindustria.




Moratoria secondo Treccani

moratòria
Vocabolario on line
moratòria s. f. [femm. sostantivato dell’agg. moratorio]. –

1. Nel linguaggio giur., sospensione della scadenza delle obbligazioni in genere, e spec. di quelle pecuniarie, disposta con provvedimento legislativo, in via eccezionale e con riferimento a eventi straordinarî tali da turbare il normale svolgimento dei rapporti economici e sociali.

2. Per estens., nell’uso giornalistico, interruzione a tempo indeterminato, in partic. con riferimento ad attività che sono oggetto di controversia politica, anche in campo internazionale: proporre una m. all’esportazione di armi; m. degli esperimenti nucleari nell’atmosfera; m. nucleare, cessazione della produzione di armi nucleari decisa da uno stato (m. unilaterale) o auspicata per tutte le potenze internazionali.
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Sinonimi e Contrari

    moratoria
    /mora'tɔrja/ s. f. [femm. sost. dell'agg. moratorio]. - 1. (giur.) [sospensione della scadenza di un'obbligazione, spec. di quelle pecuniarie: ottenere una m.] ≈ sospensiva. ‖ differimento, dilazione, proroga, rinvio. 2. (estens.) [l'interrompere a tempo indeterminato: m. degli armamenti] ≈ interruzione, sospensione....

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sabato 17 ottobre 2015

iNTIFADA DEI COLTELLI

 L'Intifada dei Coltelli

tra ieri e oggi sei palestinesi uccisi dagli israeliani. L'intifada è una carneficina di palestinesi, un sacrificio di giovani che non serve alla causa palestinese e spinge verso altri giri di vite il governo sionista di Gerusalemme.

Se si vuole combattere l'esercito israeliano si debbono addestrare ed armare di armi da fuoco i giovani. Mandarli all'assalto con un kalashikov in mano e non con un coltello.

Il coltello poi ha un'altra negatività: costringe a colpire indiscriminatamente gli israeliani e quindi mette i palestinesi nella stessa situazione morale degli israeliani che uccidono tra la popolazione civile.
  I palestinesi si debbono invece limitare a colpire l'esercito che li opprime ed i coloni assassini.

Urge una scelta militare decisa. Le intifada non possono essere strume nti di manovra per le trattative interminabili che le dirigenze fanno con israele.

 Assassinare un passante israeliano magari senza sapere chi è mette nella stessa posizione di chi massacra i palestinesi  o bombarda le loro case uccidendo indiscriminatamente.
 Le azioni dei palestinesi debbono escludere assolutamente la popolazione civile israeliana ed essere dirette soltanto contro i militari.

  Per questo penso che bisogna cambiare radicalmente strategia e che quello che vediamo oggi è solo uno scenario di disperazione non costruttivo di nessuna prospettiva.

la Finanziaria repubblicana



 La  finanziaria repubblicana

La filosofia della finanziaria non è quella del liberismo nella sua versione "democratica". Il governo Renzi ha compiuto un notevole strappo verso le scelte che i repubblicani hanno imposto per decenni agli USA riuscendo a condizionare ideologicamente anche i democratici.
 La esenzione di tutte le prime case dalle tasse è una scelta ideologica di prima grandezza a vantaggio della ricchezza e della proprietà e contro ogni principio di proporzionalità. Si afferma che chi possiede un palazzo al centro di Roma non debba pagarvi tasse alla stregua del pensionato che possiede sessanta metri quadrati in periferia. E' essenzialmente una scelta ideologica che segna un cambio di mentalità. Finisce il principio di proporzionalità e di contribuzione allo Stato secondo il reddito e si afferma il principio
che i ricchi debbono essere esonerati al pari di coloro che ne hanno bisogno e diritto. In sostanza la ricchezza al posto del lavoro diventa il fondamento della Costituzione materiale. Chi è ricco è virtuoso e merita ogni riguardo perchè produce per se per lo Stato e per quanto dipendono dalle sue attività. Non si arriva ancora al pensiero di Reagan che i poveri sono colpevoli e responsabili della loro povertà perchè non sono virtuosi e saggi come i ricchi ma ci siamo vici ni.  Questo principio piano piano colonizzerà tutte le scelte di politica economica e sociale e tra non molto approderemo al modello americano dello Stato povero con una classe di ricchissimi esentasse. La California non ha i soldi per dotarsi di un servizio antiincendi capace di metterla in sicurezza ma molti californiani sono miliardari e dispongono di ricchezze vertiginose.

 Ricordo che governi di centro-sinistra aveva risolto il problema in modo certamente migliore e più equo: avevano creato una fascia di esenzione se non ricordo male di 200 euro al disopra della quale venivano pagate le tasse.
 Ma quella fase di adesione di quello che oggi si chiama PD al capitalismo tentando di renderlo in qualche modo accettabile è superata da un pezzo. Come giustame nte sostiene Berlusconi Renzi copia il suo programma che è quella della destra. La tendenza è comunque non di addolcirlo o temperarlo un pochino a favore della equità ma di renderlo molto più radicale.  Renzi ha già fatto il sorpasso a destra di Berlusconi che in qualche modo aveva rispetto per il calzino che voleva e di fatto ha rivoltato.

  Lo stesso dicasi per le esenzioni delle tasse sul lavoro a cominciare da quelle previste dalla Job Act. Tutte le esenzioni dalla contribuzione si fanno senza tenere conto del bilancio della INPS che finirà affossato. Presto non si potranno pagare le pensioni ma questo non sembra interessare il governo che tira dritto per la sua strada e che antepone l'ideologia al bene dello Stato e della comunità-
    Non è per caso che la Confindustria applaude mentre arrivano mugugni dal sindacato. Mugugni che non sono una barriera. I sindacati lasceranno passare tutte le scelte del governo come hanno sempre fatte nel corso degli ultimi venti anni. Pare che Renzi abbia i mezzi per tenerli sotto scacco e per ottenerne il consenso sia pure di malavoglia.
  
 
 

martedì 13 ottobre 2015

Intifada dei coltelli


L'Intifada dei coltelli
La gioventù palestinese non deve essere mandata al massacro con la cosidetta Intifada dei Coltelli che serve ad Abu Mazen ed altri per avere qualcosa in più delle briciole che Israele elargisce all'OLP al tavolo infinito eterno dei negoziati.
La gioventù palestinese va armata ed addestrata all'uso militare di armi capaci di fare fronte a quelle dell'esercito israeliano.
Oppure è meglio non fare niente ed accettare il destino di iloti che non posseggono niente della loro terra e delle loro case sempre soggette ad essere demolite o espropriate.

domenica 11 ottobre 2015

la meglio gioventù di Ankara


La meglio gioventù di Ankara


mi sono domandato se lo scoppio del tritolo contenuto nelle cartuccere di due kamikaze potesse provocare la morte di 100 persone ed il ferimento di altre quattrocento.Non capisco niente di ordigni esplosivi ma quanto abbiamo potuto apprendere nel corso degli anni in materia  di attentati  fa supporre che lo scoppio che ha prodotto risultati simili a quelli della strage di Bologna  ( avvenuto in un luogo chiuso e quindi maggiormente vulnerabile) doveva essere in quantità e qualità qualcosa che difficilmente poteva essere trasportato dai corpi di due sole persone.
Può darsi che le cariche di dinamite fossero già sul posto e che la funzione dei killers sia stato soltanto quella di azionarle.
Non sappiamo e dubitiamo molto delle indagini di polizia del governo di Erdogan che non ci diranno mai la verità.

 Chiunque sia stato a progettare ed eseguire il mostruoso massacro  governo o altre potenze occulte dell'islamismo totalitario tipo Arabia Saudita la strage ha colpito l'opzione di sinistra comunista e socialista nel mondo islamico. I volti la passione la storia delle ragazze e dei ragazzi del corteo indicano una strada alternativa allo imperialismo assai diversa di quelle indicate dall'Islam dalla mera contrapposizione etnico-religiosa e nazionalistica all'Occidente,

 So di parlare di cose assai diverse ma la morte dei ragazzi di Ankara mi ha ricordato quella dei giovani socialisti norvegesi falciati
da un terrorista manovrato dall'Impero anche se questo è sempre stato negato e si è insistito sulla pista della destra neonazista del luogo.

 Ila prima fila del corteo è da sola il manifesto del movimento nuovo che scuote la Turchia. La meglio gioventù laica democratica civile che lotta per un mondo migliore. Cento milioni di turchi aspirano ad una giustizia sociale ad una libertà che non avranno mai dalla oligarchia di Erdogan e delle classi privilegiate che si raccolgono attorno a lui e neppure dai mo vimenti islamisti di opposizione.

  Forse questa turca è l'unica vera primavera araba piuttosto che quelle fasulle inventate nei laboratori del Pentagono della Tunisia e dell'Egitto.
   Una primavera che riporta la religione islamica  ad una funzione religiosa e privata lasciando agli ideali del socialismo lo spazio e l'ossigeno per aprire il futuro ai popoli che vogliono redimersi dalle ingiustizie.

  

la scossa



La scossa
Il Cardinale Vicario di Roma Villini alter ego del Papa ha intimato Roma a darsi una "scossa" ed a rinnovare la sua classe dirigente per "rinascere". Naturalmente la classe dirigente della Chiesa è fuori discussione. I cardinali si eleggono a vita e mai cardinali e vescovi sono stati soggetti a verifica democratica. Villini vuole dalla politica italiana quello che la gerarchia eterna inamovibile ed indiscutibile del Vaticano non farà mai.
L'odio del Vaticano verso Marino è davvero sconcertante ed incontenibile. Forse percependo questo odio Marino si era recato a Filadelfia come Enrico IV a Canossa per impetrare la benevolenza papale sapendo quanto sono capaci di pesare i cardinali ed il clero di Roma. Ma Bergoglio lo aveva respinto con villania ed in mondovisione per fargli il maggiore danno di immagine possibile. Una cattiveria che non si addice al papa che si vanta di essere buono e di fare la stessa puzza del suo gregge.,
Colpisce il silenzio dello immenso gregge politico che staziona a Roma. Nessuno di loro ha trovato nulla da dire sulla imcredibile pretesa della Gerarchia Nera di dettare le leggi della elezioni del nuovo sindaco di Roma. La Oligarchia dei partiti sta muta compresa quella di Cinque Stelle che spera di vincere il Sindaco alla lotteria che la estromissione violenta di Marino ha aperto.

venerdì 9 ottobre 2015

Un ruffiano del Papa al Campidoglio


Un ruffiano del Papa al Campidoglio

Chiede l'Avvenire il giornale dei vescovi italiani che attacca pesantemente Marino e teme che ritiri le dimissioni e rimetta tutto in discussione.

Dall'atteggiamento intolerante mafioso e quasi isterico  che il Vaticano e lo stesso Papa  hanno  avuto verso Ignazio Marino possiamo evincere l'arrendevolezza verso gli interessi della  Chiesa che hanno avuto le amministrazioni precedenti,.

Il Vaticano non tollera a Roma un sindaco laico anche se di fede cattolica, un sindaco che partecipa al gay pride e che ha fatto l'onta alla Chiesa di instituire il registro delle unioni civili. Non tollera un sindaco che non sia sottomesso alla rete di interessi immobiliari e commerciali che la Chiesa ha a Roma.

Il Giubileo sarà a spese dell'Italia e creerà problemi enormi a Roma
m i i benefici sarà tutti intascati dalla rete imprenditoriale cattolica dalle mense ai ristoranti agli alberghi ai souvenirs.

 Spero ancora che Marino ritiri le dimissioni e li lasci tutti  con un palma di naso.

giovedì 8 ottobre 2015

riscatti


Per il giornalista della Stampa filoimperialista Domenico Quirico l'Italia ha pagato un riscatto di 11 milioni ai suoi sequestratori che poi erano i suoi amici antiassad con l'aiuto dei quali era entrato in Siria illegalmente trattenendosi sul territorio controllato dai cosidetti ribelli.
Lo rivela una inchiesta di El Jazeera molto accurata e documentata. Inchiesta che riguarda anche i pagamenti di tutti gli altri riscatti che l'Italia ha fatto per molti molti milioni di dollari.
Altri 11 milioni di dollari sono stati pagati per le due ineffabili terroriste Greta e Vanessa che proprio qualche tempoo fa hanno manifestato il desiderio di tornare in Siria magari per farsi rapire di nuovo.

Fine corsa




 Quello che Berlusconi non fece o non volle fare lo sta facendo Renzi


 La cosidetta sinistra del PD ha capitolato e si sta umiliando davanti a Renzi. Renzi per distruggerla ha usato Verdini e Forza Italia che gli hanno garantito il cammino della riforma che gli sta a cuore e che gli consegnerà l'Italia per il prossimo ventennio. Avremo il ventennio di Renzi e l'Italia politica sta cessando di esistere per diventare un corteo, un seguito del fiorentino. Il quale sta vincendo sollecitando gli istinti  peggiori della politica italiana. Come fece a suo tempo Berlusconi ma peggio, proprio peggio.
  Nei prossimi mesi  possiamo aspettarci dalla politica italiana  soltanto il peggio. I lavoratori che sono stati uno dei fulcri della Repubblica sono stati degradati ed umiliati dalla Job Act, dai bassi salari, dalla pensione diventata un miraggio irraggiungibile.
 Non potranno fare nulla per la libertà e la giustizia sociale degli italiani. I sindacati li hanno abbandonati da un pezzo ad un destino di classe subalterna e presto non avranno più neppure il contratto di lavoro che era il fulcro della loro unità e dignità sociale.
 

Il Papa e la Mafia hanno vinto



 Il Papa e la Mafia romana hanno vinto

 Il Messaggero di proprietà della famiglia Caltagirone una delle più potenti di Roma e dell'Italia e l'Unità del PD  stamane sferrano due pesantissimi attacchi a Ignazio Marino. Anche le TV nazionali si occupano con malevolenza del sindaco di Roma  e naturalmente il giornale dei vescovi l'Avvenire.

 L'assedio e la guerra dei nervi hanno  sortito un primo risultato. Marino è stato indotto a compiere un errore. Ha restituito 20 mila euro al Comune per le sue note spese, soldi non dovuti ma che hanno fatto impazzire di gioia i suoi persecutori che hanno parlato di una vera e propria ammissione di colpa.

 Quando si resta soli e senza amici e si è sottoposti ad un mobbing pauroso come quello in corso è possibile commettere errori. L'errore di Marino è la leva che ha fatto saltare la sua sedia.

 Credo che presto avremo un Commissario al Comune di Roma. Il Giubileo incombe. Comincia l'8 dicembre. Entro quella data il dispositivo degli appalti e dei servizi dovrà essere perfettamente funzionante.

 Quanti si arricchiranno con il Giubileo fremono e sono pronti  financo a prendere a viva forza il Sindaco e sbatterlo giù dalla sua sedia.

  Questa è l'Italia di oggi. Mentre il  Sindaco di Roma viene allontanato con un mobbing che non ha precedenti  al quale ha preso parte il Papa in persona e tutta la stampa e la TV, il Senato sta approvando una legge di riforma che darà poteri assoluti al Capo del Governo e ridurrà il potere legislativo ad una cassa di risonanza di quello Esecutivo. Sul piano politico corriamo a rotta di colla verso il regime dittatoriale mentre sul piano sociale la Confindustria reclama l'abolizione dei contratti di lavoro e della contrattazione nazionale naturalmente giudicati dalla stessa obsoleti e non rispondenti allo spirito dei tempi-. 

 



sabato 3 ottobre 2015

Egitto e Siria

Novità
L'Egitto si schiera con la Russia per il suo intervento in Siria. Una novità destinata ad avere ripercussioni enormi, L'Egitto è potenza strategica e finora Stato-Guardiano degli interessi USA. E' una nazione con cento milioni di abitanti.
L'iniziativa russa cambia in meglio il mondo. Sembra di tornare ai tempi della grande URSS.
L'intervento russoi in Siria è la più grande opera di pace che il mondo abbia visto negli ultimi venti anni.