lunedì 6 aprile 2015

Non si torna indietro



 Non si torna indietro.

Quanti pensano alla possibilità di riformare o addirittura revocare la legge Fornero e la Job Act tengano conto che la legge Biagi generatrice del precariato come filosofia fondamentale del lavoro è stata fatta nel febbraio del 2003 e non è mai stata modificata in meglio ma ha avuto aggiunte ed aggiornamenti in peggio.E' in vigore da dodici anni,. Resterà come pilastro alternativo alla Costituzione che sanciva il diritto al lavoro ed all'equo trattamento del lavoratori.
Sono trascorsi dodici dalla legge Biagi e la precarietà è la nota dominante del lavoro italiano. Anche il cosidetto contratto a tutele crescente spacciato per contratto a tempo indeterminato è in effetti un contratto di precarietà che durerà al massimo tre anni, i tre anni coperti dalla decontribuzione di 8000 euro annui.
In quanto alla legge Fornero ed alla Job Act queste resteranno probabilmente ab aeternum perchè è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago e non che il Parlamento italiano dell'era del renzismo e dopo ritorni su suoi passi e ripristini l'art.18 ed affdermi il diritto all'equa retribuzione.
  Per questo è imperdomabile il comportamento della CGIL tenuto durante la gestazione di queste due fondamentali leggi. Un co mportamento di opposizione formale parolaia e di paralisi delle masse che avrebbero potuto bloccarne l'approvazione.
  Ora bisognerà trovare nuove strade per tutelare i lavoratori. Quali?

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