venerdì 10 luglio 2015

La politica del terrore



 La politica del terrore

 La chiusura delle banche è stata la mossa vincente della Troika per terrorizzare i greci e costringerli ad accettare misure di austerità e di svendita ai privati dei beni nazionali che avevano respinto con il referendum.
 Ieri il Parlamento greco ha approvato il documento proposto da Tsipras che aveva già entusiasmato  "i mercati" ed i dirigenti UE.La Germania ha accettato quasi in silenzio riservandosi la parte della cerbera fino alla fine. Ma è soddisfatta.  Solo otto deputati di Syriza non hanno votato a favore del documento che oggi sarà sottoposto al vaglio del gruppo eurozona.
  Il ruolo degli USA è stato molto importante e si è svolto attraverso  Lagarde del FMI che, a differenza dellla Germania e degli europei, è per la riduzione del debito greco.
  L'ideologia liberista sconfitta in Grecia ed in Europa dal No del referendum continua ad essere la linea fondamentale ed intransige nte di condotta dell'Europa seppure addolcita da qualche vago riferimento alla "crescita" per correggere "l'austerità".
  Naturalmente si tratta di austerità riservata ai ceti popolari perchè in Europa la tassazione dei ricchi è vista di malocchio. Gli armatori greci da sempre scandalosamente esentasse  cominciano ad essere tassati ma in misura davvero ridicola.
  All'Europa interessa tenere sotto pressione e priva di mezzi le classi povere e subalterne. La quaresima è per il popolo.

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