venerdì 22 maggio 2015

Attacco alla Corte

Attacco alla Corte Costituzionale

 In corso un pericoloso inquietante dibattito sui massmedia ed in Tv riguardante la Corte Costituzionale che dovrebbe farsi carico delle conseguenze economiche per lo Stato delle sue sentenze. Si tratta dei 18 miliardi di euro che lo Stato dovrebbe sborsare ai pensionati (ma non li sborserà) in conseguenza della dichiarazione di illegittimità di una norma della legge Fornero che sopprime l'indennità di contingenza.

 E' strabiliante come  gli opinionisti di tutte le tendenze politiche siano d'accordo nel  criticare la Corte per non essersi fatta carico delle conseguenze finanziarie per lo Stato e convergano nella indicazione che la Corte si dovrebbe coordinare con il governo prima di emanare le sue sentenze.

 Se questa scelta fosse fatta propria dalla Corte Costituzionale cesserebbe il suo ruolo di garanzia  e di presidio per la corretta applicazione della Costituzione,.  La Corte non si deve fare carico di conseguenze politiche o economiche o altro delle sue decisioni che debbono essere riferite esclusivamente al rispetto della Costituzione. Non può negare la contingenza ai pensionati assecondando la norma della legge Fornero del tutto incostituzionale. 

  C'è in corso una campagna di intimidazione verso la Corte basata anche sui privilegi assurdi di cui questa gode. Il Presidente della Corte ha lo stipendio più alto del mondo tra i suoi colleghi. Ma questa questione degli stipendi e dei privilegi non deve pesare sul ruolo della Corte che deve essere imparziale e esclusivamente votato alla difesa dei principi della Costituzione che non possono essere violati dal governo o dal parlamento.
  
 Grande allarme si è creato sulla imminente pronuncia per i contratti di lavoro dei dipendenti pubblici scaduti da oltre sei anni. Si teme che se la Corte darà ragione ai ricorrenti si aprirà un'altra voragine per i conti dello Stato. Può darsi che la campagna di intimidazione della Corte abbia successo e che questa diventi pavida e servizievole verso il governo Renzi,. Voglio ancora sperare di no.

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