venerdì 11 luglio 2014

L'Italia vende la indesit

    Ecco la "crescita" dell'Italia: si vende l'Indesit

    Spesso si chiede patriottismo ai lavoratori italiani ma si è di larghissima manica con gli industriali che sono liberi di fare quello che vogliono.

    l'Indesit storica azienda di elettrodomestici italiana, leader mondiale, è stata venduta dalla famiglia Merloni agli americani di Wirpoool Non è chiarissimo il suo destino: può darsi che sia stata comprata per essere chiusa dal momento si verrebbe a creare un gruppo sopradimensionato, oppure delocalizzata nei paesi emergenti. Non ci è dato sapere e comunque l'Italia non avrà mezzi per influenzare il destino di quella che è stata una eccellenza dell'industria leggera italiana.

    La famiglia Merloni ha moltissimo tempo è ammanigliata direttamente alla politica italiana. Francesco Merloni è stato deputato di quattro legislature nella DC e poi nello Ulivo e nel PD. Anche la sorella è attiva in Politica ed attualmente è Senatrice nel gruppo di Monti e sostiene il governo Renzi

    I pennivendoli al servizio del padronato italiano e del PD hanno parlato di internazionalizzazione e citato ad esempio l'ex Fiat. Non credo che l'Italia abbia più molto a che partire con la Fiat tranne che per gli stabilimenti ancora ubicati in Italia. Per il resto la Fiat è negli USA, a Londra ed in Olanda. Non si chiama più Fiat ma FCA.

    La vendita di Indesit assesta un colpo micidiale alla industria manifatturiera ed alla occupazione industriale in Italia.
    Il valore del lavoro di moltissimi di diecine di migliaia di lavoratori e lavoratrici viene incassato dalla famiglia Merloni secondo le leggi della proprietà valevoli in tutto il mondo capitalistico. Ai lavoratori una bella pernacchia in faccia e forse per molti di lavoro financo il destino di finire esodati secondo la malvagia legge della signora Fornero.

    Se questa è la crescita di cui parla Renzi c' è davvero da fare rizzare i capelli.

    Osservo amaramente che mentre gli industriali italiani sono stati garantiti dal PD con la elezione di loro esponenti in Parlamento la stessa preoccupazione non si è mai avuto per gli operai e per i loro sindacati che da moltissimni anni sono stati esclusi dal Parlamento italiano che è occupato interamente dalla borghesia economica e delle professioni. Non solo il governo è -come sosteneva Marx_ il comitato di affari della borghesia ma anche il Parlamento.
   

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