mercoledì 3 dicembre 2014

Ingannare Cipputi


Prendere per il Culo Cipputi
come è già successo per la Fornero la Job Act sarà contestato da uno sciopero generale qualche giorno dopo la sua approvazione definitiva al Senato. Quando non si potrà fare più niente perchè in Italia le leggi approvate contro i lavoratori non si modificano. Tutto l'iter della legge che è lungo oramai quasi tre mesi non ha avuto dalla CGIL che una graziosa gentile ed innocua contestazione con la manifestazione sabatina del
25 ottobre scorso. E basta!! Le schermaglie verbali tra la Camusso e Renzi servono a tenere ancorati al PD i lavoratori che purtroppo ancora lo votano quando vanno a votare. Anche Landini avrebbe potuto rendere la vita difficile agli industriali che si pavoneggiano nel sostegno a Renzi. Avrebbe potuto dare dispiaceri seri a Quindi. Si è limitato a fare due manifestazioni a Milano e Napoli. Insomma il contrappunto della CGIL e della Fiom alla Job Act è stato puramente formale e volutamente inefficace. Non ha morso davvero. Non parliamo della buffonata della sinistra PD.
I lavoratori che protestano oggi sono presi a manganellati e viene loro impedito il diritto costituzionale di raggiungere il Senato.

 Manganelli, manganelli e gas lacrimogeni
Nell' talia governata dal PD e dai suoi loschi alleati legnate ai lavoratori che protestano per la Job Act e la sopraffazione di impedire ad un corteo di raggiungere il Senato dove oggi con buona pace della ipocrita Camusso che fa scioperare i lavoratori il 12 dicembre si compie il destino finale della legge delega con un voto di fiducia esterto per impedire ai senatori di esprimersi liberamente-.
Oggi l'Italia si può rappresentare con una folla di manganelli alzati su lavoratori piegati a terra.

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