mercoledì 31 dicembre 2014

Accanimento persecutorio


 Accanimento persecutorio

Gli anni di presidenza di Napolitano sono stati caratterizzati da una crescente frenetica persecuzione dei diritti dei lavoratori che sono stati individuati ad uno ad uno da tecnici malvagi del giuslavorismo e massacrati. Si è creata in Italia una confusa labirintica legislazione del lavoro cosparsa da illegalità da veri e propri reati che diventano leggi alla quale non è mai mancato il timbro di approvazione del Capo dello Stato , una persona  che si riteneva affidabile ed autorevole ma che si è dimostrata soltanto un mallevadore del potere da quello di Berlusconi a quello dei suoi successori Monti Letta ed ora Matteo Renzi.

 Napolitano è stato il presidente della rottura della coesione sociale. Per ottenerla ha fatto pressioni enormi sulla CGIL costringendola, con il ricatto "l'Europa lo vuole" ad assecondare sia pure passivamente le scelte più scellerate della Confindustria e della Destra al governo.

 Gli ultimi due anni sono stati di vera e propria provocazione della pace sociale ed hanno prodotto danni forse irreparabili. Mi riferisco al periodo compreso tra la legge Fornero e loa Job Act dal luglio 2012 al dicembre del 2014 diciotto mesi in cui si è voluto incrudelire una prima ed una seconda volta sui licenziamenti,sulle pensioni e sulla civiltà nei posti di lavoro con il demansionamento punitivo ed il co ntrollo a distanza audiotelevisivo dei lavoratori,.

  Lavoratori insolentiti prima dalla Marcegaglia che si è permesso di definirli "fannulloni" anche quando qualcuno di loro moriva nelle sue fabbriche e poi dallo stesso Renzi che parla genericamente di fannulloni riferendosi in particolare al pubblico impiego ignorando i sacrifici compiuti dai vigili del fuoco, insegnanti, infermnieri, medici, soldati e da quanti hanno continuato a fare funzionare la macchina dello Stato nonostante la corruzione indescrivibile della oligarchia politica.

  Sulla legge Fornero che ha distrutto il sistema pensionistico ed il diritto alla giusta causa il governo Renzi, per ingraziarsi la fiducia degli squali del FMI e della BCE sacrificando la parte debole del paese piuttosto che gli interessi del ceto politico annidato nelle costosissime Regioni (che non si ioccano), guidato "paternamente" da Napolitano ha gettato il carico della Job Act  che comincia a produrre odiosi decreti legge nelle quali tutta la delinquenza giuslavoristica italiana è scatenata alla ricerca della casistica più odiosa per seviziare i lavoratori dipendenti.

 Ma la cosa più terribile della presidenza Napolitano è che ha avallato una cultura di governo che pregiudicherà il futuro dell'Italia: il suo successore sarà come lui o peggiore di lui perchè sarà partorito da una maggioranza che odia la Costituzione e che continuerà a rompere quanto resta della coesione sociale. I tre pilastri di questo disgraziato Paese restano le tre leggi Biagi, Fornero e Renzi che hanno espulso le classi lavoratrici dalla Costituzione che comunque presto sarà ridotta ad un cumulo di macerie

Nessun commento:

Posta un commento