sabato 27 dicembre 2014

La volpe sparata


Il mio amico e maestro Beppe Grado mi diceva che le volpi si dividono in due categorie: le volpi e le volpi sparate. Le volpi sono abili nel dissimularsi ma molto di più lo sono le volpe sparate quelle cioè che hanno subito l'esperienza di essere state prese a fucilate e sopravvissute.

La Camusso è una volpe sparata di una scaltrezza eccezionale. Oggi ha alzato una cortina fumogena sulle cose che farà la CGIL contro il Governo di Poletti Guidi e Renzi che si sono presi come si suo dire il braccio con tutta la manica. Dal momento che hanno avuto la delega hanno affilato i coltelli e si sono sollazzati a tagliare la carne di Cipputi.  Ma il marchingegno nel quale la Camusso fa scorrere i suoi minuetti è  il tempo. Oggi ci ha rinviato ai primi di gennaio quando i decreti passeranno alla camera solo per essere guardati ma non toccati. Poi parla di ricorso alla Unione Europea sapendo bene che la Job Act è stata data in pegno alla Merkel ed ai suoi lugubri collaboratori in cambio del costo delle regioni che non saranno smantellate.
   Intanto comincia la manfrina orchestrata con la collaborazione di Sacconi Alfano ed altri per abolire del tutto l'art.18. Cosa che sarà fatta entro un paio d'anni.
   L'ineffabile il superfurbacchione Damiano già segretario della Fiom ed oggi presidente della Commissione Lavoro, a domanda ha escluso con la Job Act si possa applicare al pubblico impiego. Ma Ichino lo ha subito smentito come era logico. Insomma traccheggiano e ti fanno vedere il sangue che scorre a poco a poco e facendo finta che a loro fa ribrezzo. Invece sono loro a
provocarlo.

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