venerdì 21 novembre 2014

identità inesistente

 Una identità inesistente

 Sento che Renzi ha scritto o si è fatto scrivere per firmarlo un articolo in cui rivendica la sua appartenenza alla sinistra. Lo fa quasi con disperazione sotto i colpi della polemica con il sindacato per l'art.18. Ricorda che è stato lui a fare iscrivere il PD alla internazionale socialista superando i maldipancia dei margheritini ex democristiani.
 L'iscrizione alla internazionale socialista non vuol dire oggi avere una identità di sinistra. I socialdemocratici collaborano con la destra della Merkel e di Juncker in Europa e Schultz ha ostentato rapporti cordiali con il governo nazista di Kiev. In Inghilterra dodici anni di governo dello spregevole laburista tatcheriano Blair  hanno finito di smontare  il welfare che i socialisti avevano creato dalla fine della seconda guerra mondiale e che ne faceva un paese civilissimo sul piano dei servizi e della protezione sociale. Oggi per essere di sinistra bisogna essere comunisti non revisionisti in grado di ripartire dalla esperienza  dei bolscevichi. . La socialdemocrazia europea non è di sinistra specialmente in politica estera nella quale ha condiviso la gravissima responsabilità dell'isolamento della Russia voluta da Obama, isolamento che sta avendo ripercussioni profonde e negative.
  Dichiararsi di sinistra per trattenere l'elettorato disgustato dalle politiche di destra del suo governo è una mossa furbastra poco onesta e poco convincente. Il governo ha nel suo seno due esponenti del mondo industriale e commerciale come Guidi e Poletti, due falchi della Confindustria e della Cooperazione (che non è più quella di Prampolini da tempo immemorabile ma socia di Li Gresti e di Soros il sanguinario miliardario amerikano che organizza le rivoluzioni colorate-
  Il biglietto di visita di questo Governo è stato l'attacco allo articolo 18 fino al suo stravolgimento ed alla sua riduzione a pochissimi casi.  Un attacco che è contro la Costituzione che lo stesso Renzi ed i suoi collaboratori si propone di gettare alle ortiche con la collaborazione di Berlusconi. La riduzione del Parlamento a monocameralismo,. l'aumento dei poteri dell'esecutivo, una legge elettorale truffa e liberticida che passivizza molto l'elettorato e sopratutto l'adesione alla Dottrina Iperliberista della Commissione Europea, l'atlantismo  sfrenato fanno di lui e del PD qualcosa che sicuramente non può essere e non sarà mai di sinistra. Renzi e berlusconi sono già d'accordo ad abolire l'art.1 della Costituzione.
  Il governo di Renzi gode dell'appoggio sfacciato della Confindustria. Non c'è un solo atto di questo governo che sia di sinistra: gli ottanta euro dati ai lavoratori non sono un atto di politica socialista ma di capitalismo compassionevole un modo per congelare i salari ed impedirne la contrattazione favorendo le imprese. Non c'è una sola misura che possa essere qualificata come socialista. Il welfare socialista è fatto di diritti e non di elargizioni una tantum.
  Strillare il proprio essere di sinistra quando si fa una plumbea politica di destra è una mistificazione. Il PD ha una base di sinistra assai fidelizzata che viene dal PCI e che è disposta a seguire il suo leader nel territorio della destra a patto però di non dichiararlo. E' proprio così e ve ne renderete conto se parlate con qualcuno degli elettori. Per questo oggi Renzi si affanna quasi con la bava alla bocca a gridare di essere quello che non è e che non è mai stato.
 

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