Umiliazione dell'elettorato italiano
Oggi si vota in Calabria ed in Emilia
Romagna un avvenimento che costa alle casse dell'erario a causa della dimissioni
dei due Presidenti Ernani e Scopelliti entrambi condannati per reati connessi
alla loro attività di pubblici amministratori, cosa questa ignorata e
considerata senza alcun dramma particolare dai partiti e dai giornali.
Una
legge iniqua che ha cambiato l'ordinamento elettorale di tutte le regioni
d'Italia ha deformato il rapporto perfetto che duecento e più anni orsono gli
illuministi stabilirono tra i tre poteri dello Stato: legislativo, esecutivo e
giudiziario per cui le dimissioni per una qualsiasi causa dei Presidenti delle
Regioni comporta la decadenza dei Consigli Regionali. Una cosa mostruosa che fa
dei Consigli Regionali non gli organi dai quali dipendono le giunte di governo
ma una sorta di corte che deve vivere nel timore delle dimissioni per una causa
qualsiasi del "governatore". Insomma l'assemblea legislativa dipende dalla vita
del Presidente. Se questo decade decade con lui. Una mostruosità istituzionale
voluta da manipolatori del sistema democratico che era certamente migliore e più
giusto e logico venti o trenta anni fa.
Ora si introduce pure il premio di
maggioranza nelle Regioni. Non bastava il listino dei presidenti e cioè persone
scelte dal presidente e che vengono elette automaticamente con lui. Con il 55
per cento dei voti scatta il premio di maggioranza In Calabria cioè si rubano
legalmente seggi alla minoranza del Consiglio Regionale della quale di teme il
45 per cento seppur diviso tra vari partiti. Ciò in nome della "governabilità"
una odiosa parola entrata nel linguaggio politico per giustificare
l'affossamento del sistema proporzionale che è l'unico a garantire davvero il
rispetto della volontà popolare espressa nel voto. In Emilia il premio di
maggioranza sarà di 9 consiglieri (quasi il venti per cento dell'intero
organismo assembleare) se chi vince raggiunge i 24 consiglieri e di quattro
(bontà loro ) se non li raggiunge. L'ossessione di garantire la sicurezza del
vin citore stravolge il sistema elettorale e lo riduce ad una farsa ingiuriosa.
Oramai le Regioni sono satrapie peggio gestite assaipeggio di quelle
dell'impero persiano. Servono ad alimentare il potere delle oligarchie locali e
delle loro clientele e sono diventate davvero oppressive con un fisco che si
aggiunge a quello nazionale e comunale. Sono causa non secondaria della
degenerazione della democrazia italiana che si allontana sempre di più dalla
luce della Costituzione fino a vivere quasi completamente nel grigiore o nel
buio della dittatura collettiva della Oligarchia dei ducetti e capetti locali,.
Spero che la maggioranza degli emiliani e dei calabresi si svincoli dalla
subalternità agli oligarchi ed oligarchetti locali e finalmente entri
nell'ordine di idee di liberarsi dalla catena di istituzioni che vivono solo per
arrecare danno.
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