venerdì 28 novembre 2014

Il colore dei soldi



 Il colore dei soldi, la forza dei soldi!!

 Come un branco di cani affamati i pennivendoli ed i mezzobusto del Regime si sono scatenati sulla espulsione dei due parlamentari da Cinque Stelle divulgando la menzogna di una dittatura che non tollera critiche.Ogni tanto nei dibattiti dei talk show affiora la verità e cioè che i due campioni di libertà e democrazia sono stati espulsi perchè trattengono tutto lo stipendio di parlamentare senza versare al fondo di solidarietà per le piccole imprese che ha finora raccolto 9 milioni di euro.
 Con i due di ieri sono 22  su 164 i parlamentari di Cinque Stelle che si sono fatti espellere dal Partito. Sapevano benissimo che l'espulsione scatta quasi automaticamente quando non ci si attiene alla regola di versare gran parte della indennità. Questi signori sanno che il Regime avrebbe manipolato la loro storia facendone degli eroi della democrazia contro il terribile Satrapo. Ed hanno insistito nel loro proposito delittuoso. La prova della malafede e del calcolo bottegaio della espulsione o delle dimissioni dei fuoriusciti  sta nel fatto che nessuno di costoro ha mai votato contro il governo. Tutti i fuoriusciti sono diventati governisti. Tutti appoggiano le porcherie di Renzi e del PD.
 La cosa grave è che dentro il M5S c'è una bomba ad orologeria che continuerà a devastarlo: la  regola del versamento di parte della indennità, una regola idealistica che non tiene conto della natura umana. I parlamentari di Cinque Stelle vivono a contatto di altri parlamentari che trattengono tutto o quasi tutto lo stipendio. Questa disparità produce disagio. Si sentono menomati ed attribuiscono alla dittatura di Grillo e Casaleggio la loro menomazione, il loro essere diversi che non li inorgoglisce ma al contrario è causa di avvilimento e di frustrazione.
  Per questo le espulsioni "provocate"  si moltiplicheranno ed il M5S è destinato alla rottamazione. Basterebbe che decidesse di lasciare tutto lo stipendio ai suoi parlamentari e la crisi cesserebbe di botto. Ma questo non si può fare.
  La cosa davvero incredibile è che questa misura di austerità anche se non proprio francescana non viene apprezzata dalla opinione pubblica. L'Italia ha fatto il callo ai i privilegi della Casta e non condannerebbe 5 Stelle se decidesse di cambiare regola.
   La crisi di Cinque Stelle, la marcia alla villa di Grillo che i massmedia presentano come la reggia favolosa di un riccone ignorando il piccolo particolare che è frutto del lavoro e non di malversazioni e di politica, servono per oscurare la rivolta della minoranza PD sulla Job Act e la crisi di FI. E' davvero ignobile e degno del Regime il fatto che le prime pagine di tutti i giornali italiani si aprono con titoloni dedicati a Grillo ed alle sue disgrazie. Compreso l'ineffabile Manifesto che sostiene di essere giornale comunista e di opposizione ma che viene foraggiato dal Governo come tutti gli altri.

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