martedì 3 febbraio 2015

Cipputi dietro la porta

Essendo alquanto umorale ed influenzabile dagli eventi ho pensato che forse era meglio astenermi dallo scrivere per almeno ventiquattro ore. Ma ho deciso di scrivere e se poi mi pento di quello che ho scritto di cancellarlo e correggermi.
 
Pensavo che Sergio Mattarella compisse oggi l'operazione di riammettere dentro la Costituzione la classe operaia espulsa dalla Job Act e dalle leggi dell'ultimo decennio.
 Vi confesso che ci speravo proprio. Mattarella è professore di diritto costituzionale e penso che si renda conto molto più di me che il potere dei datori di lavoro senza diritto al reintegro è aumentato paurosamente fino a diventare veri e propri padroni della vita dei loro dipendenti che non sono in grado di trovarsi altrove un altro lavoro per le tante ragioni che qui non enumero.
   Ebbene mi sbagliavo. Solo pochi secondi di sfuggita sono stati dedicati al lavoro.
   Non dico che abbia scelto di fottere assieme a Renzi il povero Cipputi. Ma sono inquieto. Spero di essere soltanto troppo apprensivo e che le cose andranno in altro modo.

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