domenica 15 febbraio 2015

Me ne frego

 " Me ne frego"

La richiesta delle opposizioni che hanno disertato la seduta-fiume del Parlamento di avere un incontro con il Presidente della Repubblica è stata accolta ma è stato peggio che se fosse stata rigettata. L'incontro è stato fissato per martedì prossimo quando sarà fuori tempo massimo e si sarà già consumato uno dei più gravi attacchi portati al parlamento con la complicità della sua Presidente.
Il governo ha imposto alla Camera dei Deputati un ritmo forzante dei suoi lavori costringendola ad una seduta fiume senza interruzioni allo scopo di apportare modifiche alla Costituzione, modifiche che la sfigureranno per sempre.
Questo abuso della Camera è stato possibile da una legge elettorale che ha  concesso al PD il doppio dei deputati che gli sono stati assegnati dal voto attribuendogli la maggioranza con la quale imporre anche le più stravaganti ed incredibili scelte. Ma questo da solo non sarebbe bastato se non ci fosse stata non dico la complicità ma l'acquiescenza di Laura Boldrini così come quando si trattò al Senato della legge che lo abolisce c'è stata l'acquiescenza del Presidente Grasso.
E' stato molto grave la decisione di Renzi di non fermarsi dopo l'abbandono dell'aula degli oppositori. Ha deciso di andare avanti e questa decisione è stata subita anche dalla cosidetta sinistra del PD che  ha partecipato ai lavori condividendo la responsabilità di riforme costituzionali fatte soltanto con il voto di un solo partito e quindi assolutamente anticostituzionali. Il PD avrebbe dovuto fermarsi e chiedere la convocazione dei capigruppo per una redifinizione del calendario della Camera. Renzi ha definito ricattattori coloro che gli chiedono di rispettare le regole della democrazia. Ricattatori e Gufi. Il suo comportamento da solo è causa di degrado delle istituzioni. Non scopre nulla di nuovo nel costume della destra fascista italiana quando dice: me ne infischio, andrò avanti da solo!! Il "me ne frego" è stato già conosciuto dall'Italia ed è stato causa di molta disgrazia. . "Me ne frego" come motto del prepotente che prevarica con la sua maggioranza fatta da illegalità  l'ordine naturale della vita parlamentare.
  Che cosa dirà martedì il Capo dello Stato alle opposizioni? Si limiterà a registrare le loro lagnanze verso il governo? Non lo sappiamo. Certo rinviare fino a martedì l'incontro è stato un grosso regalo fatto a Matteo Renzi.
  L'arbitro è meno arbitro quando usa il tempo favorendo una delle due parti. Speriamo che lo cose abbiano uno sviluppo diverso perchè c'è da preoccuparsi di un paese in cui dopo la Corte Costituzionale che si comporta in modo spesso inaccettabile anche il Capo dello Stato diventi di parte e di una parte che porta lontano dalla democrazia la vita politica italiana,

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