sabato 21 febbraio 2015

la carta Grecia si è bruciata?

Tsipras
Mi dispiace dirlo ma alla stretta finale Tsipris ed il suo formidabile ministro del tesoro con la camicia sbottonata hanno mostrato meno coraggio e meno coglioni della Merkel di Draghi e della Grande Sparviera del FMI: se la sono fatta sotto. Ora dovranno stare in Europa alle sole condizioni possibili: quelle imposte dal ministro del tesoro tedesco. Non possiamo comunque criticarli perchè li abbiamo isolati e abbiamo fatto gli opportunisti a cominciare da Renzi ed Holland per non parlare del vendutissimo partito socialista europea diventato la discarica dei liberisti
(da Repubblica)
"COSA HANNO OTTENUTO GERMANIA ED EUROGRUPPO
La Grecia ha rinunciato a parlare di taglio del debito. Atene si è impegnata a non introdurre unilateralmente misure umanitarie e a non far marcia indietro sulle misure imposte dalla Troika (specie su pensioni, licenziamenti e contratti collettivi) senza l'ok dei creditori. Gli 11,5 miliardi rimasti nel fondo salva-banche torneranno al Fondo salvastati e non potranno essere usati (come sperava Tsipras) per finanziare parte del programma di Syriza. Varoufakis ha garantito che rispetterà tutti gli impegni dei creditori. E qualsiasi ritocco al vecchio memorandum dovrà essere concordato tra le parti. A supervisionare l'intero processo sarà la vecchia Troika (Ue, Bce e Fmi) anche se con un nome diverso. L'estensione vale quattro mesi e non sei come chiesto da Atene. Questo significa che finirà prima di luglio e agosto, quando scadono 6,7 miliardi di debiti con la Bce. A quel punto la Grecia sarà con le spalle al muro per trattare una proroga. Se non avesse i soldi per ripagare Eurotower, finirebbe in default."

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