giovedì 19 febbraio 2015

Gheddafi

       
  Gheddafi nostro padre e più grande di Pericle


  Gheddafi era il nostro padre. Ci dava da mangiare occupando nelle varie attività della Libia che era la Lombardia del Sud dell'Italia oltre cento mila italiani imprenditori, professionisti, ingegneri, tecnici specializzati. Avevamo con la Libia un esport-import di cinquanta miliardi di euro l'anno. L'Italia era la quarta potenza industriale del mondo perchè aveva jun cordone ombelicale con la Libia.
 Gheddafi   dava lavoro ai suoi tre milioni di concittadini ed a quattro milioni di africani che ora si sono messi in fila nelle banchine del golfo della Sirte per passare in Italia sia pure con barchette di carta che spesso si rovesciano e li fanno morire affogati.
           Gheddafi aveva reso ricca la sua nazione e la sua gente. Aveva miliardi di euro investiti nelle banche occidentali che da quel grande statista che era sperava di tacitare depositandovi i  soldi del suo paese. Ma non è servito a nulla tranne che a stuzzicare la voracità dei predoni bianchi.
           Gheddafi era grande statista della Pace mondiale. Per quaranta anni il suo "regno" fu pacifico e felice abitato da persone che erano in una sorta di paradiso terrestre nel quale non bisognavano di niente dalla casa al pane all'a cqua alla energie.
          Statista più grande di Pericle dotò il suo paese del più grande acquedotto del mondo frutto di un audacissima opera llunga migliaia di chilometri che portò alle città libiche l'acqua trovata nel ventre del grande deserto del mondo.
           Gli USA invidiosi dei beni altri prepotenti scrocconi hanno spinto la Francia e l'Inghilterra a fare una coalizione per invadere la Libia e distruggerne la prosperità rubandone i beni.

             Una immensa flotta navale suffragata da centinaia di aerei da combattimento preso possesso del mare antistante Tripoli e Bengasi. La tribù della Cirenaica era complice degli occidentali e si prestò a farne da testa di ponte. Dalle polrtaerei statunitensi furono scagliati sulla Libia centinaia di missili di migliaia di tonnellate di esplosivo.
           
           L'Italia intera opportunamente manipolata da una campagna  di intossicazione massmediatica contro il "dittatore", l'Italia dal profondo sentire fascista legato ai suoi crimini compiuti in circa quaranta anni di occupazione coloniale culminata con la uccisione del grande Leone del Deserto e dall'impalamemto di migliaia di combattenti patriotipartecipò sgnignazzando alla carneficina. Basta leggere il Corriere della Sera e tutti i giornali del 2011 per rendersi conto della campagna di assugliamento contro Gheddafi e la Libia, campagna del tutto identica a quella che in questi giorni di fa contro i terroristi del cosidetto Isis ma mirata contro tutta la popolazione musulmana del mondo anche se il più rece nte Obama vorrebbe dividerla in buona e cattiva. Divide ed impera.

         Ora personaggi di quinto ordine come i ministri del governo Renzi parlano di mandare cinquemila soldati di nuovo in Libia Apparentemente contro il terrorismo di fatto a sostegno della fazione filooccidentale.
       Non agiamo da potenza coloniale come eravamo al tempo di Gkiolitti e poi di Mussolini ma da ascari degli amerikani i quali lasceranno cadere qualche briciola nel desco di Renzi.

       Di tutto il denaro rapinato alla Libia nel 2011 non abbiamo visto una lira. Gli USA  non ci hanno rimborsato neppure  il  kerosene dei tremila raid aerei compiuti  per bombardarla. .
  La Libia dal 2011 è solo un costo enorme per l'Italia. L'Italia senza la Libia non sarà mai più niente e meno di niente se perde anche il rapporto con la Russia.
  

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