martedì 24 febbraio 2015

Ipertrofia massmediatica

 Ipertrofia massmediatica

Avere sette televisioni di importanza nazionale è causa del cancro della democrazia italiana. Trattasi di televisioni tutte di area governativa. Il messaggio che trasmettono che sarebbe già pesante con una sola televisione diventa un rombo assordante che annichilisce tutto quello che è diverso da esso. Una cosa è vedere Renzi e Berlusconi da una sola televisione ben altra cosa è vederli  riprodotti sette volte . La voce della opposizione arriva raramente agli schermi televisivi.
 La televisione legittima e naturalizza i comportamenti aggressivi o bizzarri o brutali ed il linguaggio dei politici potenti facendone l'unico linguaggio della politica. Esiste oggi un linguaggio diverso da quello di Berlusconi e di Renzi? Le sette televisioni si dedicano tutte chi più chi meno alla denigrazione sistematica delle opposizioni. Scomparsi i comunisti che a momenti diventano fuorilegge passibili di arresto i nemici sono quelli di Cinque Stelle. I giornalisti hanno l'ordine di non parlarne o di parlarne soltanto male. Uno squallido bullo della politica come Salvini viene imposto all'Italia dal sistema massmediatico.  I massmedia trasmettono poi i sondaggi che indicano nel Capo del Governo colui che gode i favori e le simpatie della maggioranza del Paese. Come questo possa accadere dopo il pugno nello stomaco inflitto da Renzi ai lavoratori co n la Job Act apparentemente è un mistero ma è la squallida realtà della prevalenza del virtuale sul reale. Quello che conta non è la cosa fatta ed imposta dal Governo ma il successo che ha avuto facendola sia in Parlamento sia in gradimento dei sondaggi. La Job Act ha azzera la Costituzione per i lavoratori diventa un successo che fa crescere di importanza colui che l'ha imposta. Le televisioni ci hanno reso sudditi anche se molti di noi non la guardano. Si esiste o no soltanto se si è inquadrati nello schermo. Tutto quello che non viene raccontato semplicemente no n esiste anche se si tratta di problemi grandi come le montagne.

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