sabato 27 settembre 2014

Erdogan e Putin

 Erdogan e Putin


Erdogan non ha la testa di grande statista che ha Putin. Se l'avesse terrebbe una linea di assoluta distanza dagli Occidentali e dalla cosidetta lotta al terrorismo che non è altro che terrorismo  NATO ap'plicato alle popolazioni islamiche e si proietterebbe come unificatore del mondo musulmano fatto di centinaia di milioni di esseri umani.

 Ma ha il cervello di una gallina e non si rende conto che Obama ed il branco di pescicani crociati che costituisce la sua banda lo usa e lo getterà quando gli farà comodo.

  Doveva restare ancorato alle scelte che fece quando cercò di raggiungere Gaza per  via di mare. Poi si pentì a metà strada.

 Eppure la Turchia è stata Impero Ottomano come la Russia è stata URSS. Mentre Putin continua a ragionare in termini di URSS  co n una capacità di proiezione in avanti dei suoi progetti ed una visione fantastica di alternativa di pace all'avvoltoio della Casa Bianca
 il meschinello turco è incapace di farlo. Peggio per lui che con i suoi cento milioni di connazionali potrebbe costituire il punto di riferimento di una area che alla fine potrebbe includere Iran ed Egitto. Pensate a cosa sarebbe il mondo arabo se la Turchia non fosse annidata come parente povero nella Nato.

 Anche l'Iran pensa di salvarsi dalla distruzione assecondando  la menzogna statunitense della lotta al terrorismo.

 Gli USA sono impero non per i loro meriti strategici ma per la dabbenaggine di coloro che potrebbero contenerli.






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