sabato 20 settembre 2014

Premier disonesto



Disonestà del cosidetto premier

Legare il dibattito sulla abolizione dell'art.18 a possibile assegno di mille euro da dare ai precari è una infamia.  

 Trattasi di un osso agitato davanti gli occhi di milioni  di precari per metterli contro quanti godono del diritto all'art.18, una promessa che non avrà alcun seguito perchè priva di copertura finanziaria. Accusare i sindacati di avere abbandonato al loro destino i precari per sostenere la causa dei lavoratori protetti è un falso se non altro perchè i sindacati negli ultimi dieci anni non hanno difeso nè precari nè occupati e si sono preoccupati di tirare la volata a destra del PD per portarlo a diventare quello che è diventato quasi unica forza di governo basat sul liberismo.

  In effetti la precarizzazione è stata introdotta in Italia dal Governo e dalle sue maggioranze politiche a cominciare dalle leggi Treu e poi dalla  infame legge Biagi ed infine dalla legge Fornero.  Ricordo che il padre del precariato il professore Enzo Biagi è oggetto di culto a cominciare dal presidente Napolitano e viene additato come il grande "modernizzatore" del mercato del lavoro italiano.

 La colpa dei sindacati CGIL CGIL UIL sulla precarietà del lavoro è di avere assecondato i disegni di destabilizzazione del mercato del lavoro del governo magari in nome della modernità oppure della novella d'alemiana della morte del posto fisso. Ricordate? Il posto fisso è morto e le nuove generazioni imparino la versatilità la capacità di passare da un settore all'altro da un lavoro all'altro. Insomma la teoria del lavoratore ping-pong.

  Abbiamo il paradosso di Renzi che contesta ai sindacati di avere fatto quello che gli hanno chiesto fino ad oggi governi e PD. Li contesta "da sinistra" mentre vuole ottenere da loro una resa incondizionata a destra..




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