venerdì 12 settembre 2014

Non ci sarà crescita, nessuna crescita





  

 Non ci sarà "crescita" nessuna crescita

Non ci sarà crescita perchè il livello dei salari e delle pensioni è troppo basso ed incapace di essere investito in consumi interni significativi nel ampo dei beni durevoli e semidurevoli. La media dei salari è di circa mille euro mensili inferiore di molto di quelli spagnoli, inglesi, francesi o tedeschi per non parlare dell'olanda e dei paesi del Nord Europa. Questi bassi salari sono inoltri afflitti da un regime di tasse iniquo ingiusto ed insopportabile che li decurta di almeno il quindici per cento su base annuo. Un lavoratore che guadagna diecimila euro netti  l'anno ne deve accantonare per tasse locali non meno di settecento se possiede una abitazioni nella quale abita. I servizi sono diventati cari troppo cari.
   In queste condizioni non ci saranno investimenti e quindi crescita e sviluppo. Il padronato italiano e la Politica vorrebbero la botte piena e la moglie ubriaca. Non è possibile. Avremo stagnazione con qualche leggera vibrazione delle fetide acque di tanto in tanto quando giungerà qualche sasso.
  La responsabilità di questa grande povertà del popolo italiano si deve al PD ed alla CGIL che ha assecondato il PD nella sua conquista della destra economica ed elettorale italiana.  Insomma per diventare un partito di centro destra moderato il PD si è servito della CGIL per disarmare ed impoverire i lavoratori.  
  La CGIL non ha fatto il bene dell'Italia quando ha permesso l'abolizione della scala mobile e la concertazione di salari al disotto sistemico della inflazione.
   Per questo l'Italia si avvita su se stessa e sprofonda nelle sabbie mobili della recessione e della povertà che spinge tanti a togliersi la vita,.

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