mercoledì 15 ottobre 2014

Il Trappolone


Il Trappolone

Non c'è niente di spontaneo nella contestazione che un gruppo di angioletti del fango hanno fatto a Beppe Grillo. Persone normali non avrebbero avuto alcuna ragione di invitare Grillo a spalare. Grillo non è un uomo di governo che è venuto meno ai suoi impegni o il Sindaca Doria o il Presidente della regione Burlando che hanno responsabilità probabilmente anche penali sul disastro di Genova. Abbiamo saputo che soltanto ieri Burlando ha sbloccato fondi necessari nonostante siamo a due anni dall'altra alluvione che ha distrutto Genova.
Oggi tutti i pennivendoli della stampa italiana sono scatenati a commentare l'aggressione-contestazione subita da Grillo. La  Repubblica giornale di punta del PD e del renzismo nonostante i maldipancia di Scalfari ha impegnato il suo articolista più fantasioso e più colorito per riempire quattro colonne di piombo a dimostrare quanto sia stata giusta la lezione che i ragazzi di Genova hanno impartito al Grillo.
 Il quale Grillo aveva il solo torto di essere reduce del grandissimo successo romano del Circo Massimo. Nonostante si fossero spremute le  meningi in tutti i modi i cosidetti giornalisti non erano riusciti ad inventarsi qualcosa che potesse mettere in cattiva luce il capo spirituale di Cinque Stelle. Per questo credo che la contestazione genovese sia stata accuratamente preparata e che non sarà difficile nei prossimi giorni scoprire dove e chi l'ha preparata.
 La  provocazione a Grillo è stata immediatamente raccolta ed amplificata dai massmedia.   E' poco serio ed è pericoloso per la libertà dei cittadini un sistema  massmediatico che si muove all'unisono con il battito di ciglia del capo del governo. E' dittatura anche se non ce ne sono segni riconoscibili. Attaccare il capo della opposizione che si reca nella sua città per partecipare alla lotta dei suoi concittadini per recuperarla dal fango è degno di una dittatura e non di una democrazia. La democrazia non esiste più quando il suo mezzo principale che è   la com unicazione  diventa strumento di persecuzione di sfottò di denigrazione di coloro che ancora  hanno il coraggio di opporsi al pesante ed oppressivo governo impostoci dalla  mafia euro-atla ntica

  Proprio stamane una delle agenzie di rating la  Moody esprimeva un dolce ed affettuoso giudizio di incoraggiamento politico a Renzi naturalmente per ordine degli USA e dl FMI. Ricordate la campagna di pagelle negative che furono fatte dalle agenzie quando si doveva far cadere in fretta il governo Berlusconi per insediare al suo posto Monti.
   Questa è per me la prova che Renzi rappresenta non gli interessi della Italia ma quelli  del gruppo di Bildelberg espressi dalla signora Lagarde del FMI quando ha lodato l'abolizione dell'art.18.

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