sabato 11 ottobre 2014

La cortina fumogena di Renzi

La cortina fumogena di Renzi
Nonostante la enorme mole di parole che Renzi riesce ogni giorno a dire per occultare la verità a come abbiamo potuto capire dalla dichiarazione di Draghi sulla Job act( "i governanti sanno che se non faranno le riforme non verranno rieletti.") l'Italia è prigioniera nel blocco euro-atlantico e sembra destinata a funzioni servili ed non tornare mai più ad essere quella di prima e cioè una delle prime potenze industriali del mondo.
A quanto pare WallStreet e la City non sono soddisfatti della legge che il Senato ha dato al governo per la job act. Vogliono tutto! tutto! Anche le mutande di Cipputi. Vogliono in Italia quello che non si sono presi in Inghilterra, in Francia, in Olanda, in Svizzera in Germania dove Cipputi sta molto ma molto meglio che in Italia. Mi sono chiesto perchè dal momento che la depressione di Cipputi tiene bloccata l'economia che non avrà mai ripresa. Risposta: Non si vuole la ripresa italiana e si lavora sul fattore umano del lavoro tenere l'Italia con la testa sotto acqua ed in procinto sempre di affogare. Insomma si vuole non il bene ma il male per l'Italia.
Stamane i grandi giornali americani ed inglesi criticavano la legge varata da Renzi e sostenevano che bisognava e bisogna fare molto ma molto di più.
Le agenzie di Rating sono lo strumento di ricatto. Si genera ansia nella opinione pubblica italiana con le pagelline che su indicazione dei Rockefeller si fanno per il nostro paese.
L'Italia nella Unione Europea e nel sistema euroatlantico non ha futuro. Non andrà da nessuna parte. E' condannata ad essere del tutto deindustrializzata ed a vivere solo di turismo diventando la Panama dell'Europa. Un popolo di camerieri, di maggiordomi, di pizzaioli che comunque non ha più il grande patrimonio paesaggistico dell'Italia nella quale venivano a svernare gli inglesi nel secolo scorso. Basti vedere quello che accade in Liguria e che a turno accade in tutte le regioni: il disfacimento della natura per la cementificazione e l'abbandono di ogni interesse pubblico per l'assetto idrogeologico del territorio.
L'Italia dovrebbe trovare il coraggio e la forza di uscire dalla Trappola nella quale è ristretta e con sempre meno ossigeno. Ma per fare questo ci vuole una classe dirigente patriottica fatta di persone disposte a pagare anche con la vita lo strappo.
Le condizioni per liberare l'Italia diventano ogni giorni meno favorevoli e più dure. L'Europa è proiettata in una guerra contro la Russia alla quale noi dovremmo appoggiarci per tirarci fuori dalla galera. E questo rende tutto molto più difficile e problematico.


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