mercoledì 14 gennaio 2015

La disgrazia dell'Italia

    La disgrazia italiana

la presidenza di Giorgio Napolitano durata nove lunghissimi interminabili anni è stata una disgrazia per l'Italia molto di più dello smottamento a destra e populistico dell'elettorato che ha portato al ventennio di Berlusconi ventennio  che si sta prolungando con il suo ragazzo di bottega Matteo Renzi.

 Perchè è stata una disgrazia? Perchè il presidio della Costituzione per la salvezza dei principi di libertà giustizia sociale e democrazia contenuti nella Costituzione non è stato difeso. . Perchè si è accentuata la subordinazione dell'Italia agli USA con la scellerata guerra alla Libia ed il massacro di Gheddafi e la sua famiglia che hanno privato l'Italia della sua Lombardia del Sud (la Libia aveva un rapporto impor esport con l'Italia di cinquanta miliardi di euro e occupava circa centomila italiani dagli imprenditori agli ingegneri ai lavoratori specializzati). La guerra alla Libia ha accentuato il declino italiano. Perchè l'Italia ha continuato a stare  nella UE  ed ha perso la sua autonomia e la sua sovranità politica e monetaria.
  
  Nel corso della sua presidenza si sono compiuti due terribili misfatti uno dei quali accompagnato da uno scandalo sociale terribile: la nascita in Italia di una nuova categoria di infelici quella degli esodati. Il sistema pensionistico e stata manipolato e ridotto molto al disotto della garanzia di sussistenza dei pensionati. Inoltre ci vorrà quasi mezzo secolo per prendere per intero il misero assegno.
  In questo caso, nel caso della legge Fornero, l'azione di Napolitano non è stata di garante dei diritti garantiti dalla Costituzione ma al contrario  è stata di spinta fino al vero e proprio mobbing dei sindacati ad accettarla.
     Inoltre è stato parte in causa nella Job Act che ha abolito il diritto al lavoro ed ha spinto molto il suo intervento per ottenere il consenso dei sindacati .

      Tutte le leggi ad personam e porcherie come l'abolizione del falso in bilancio proposte da Berlusconi sono state approvate a tamburo battente. 
       Negli ultimi anni gli uffici legislativi del Quirinale intervenivano direttamente durante la gestione e la stesura delle legge. Dire che la responsabilità è del governo e che il Capo dello Stato non poteva che firmare è un falso.

     Oggi che finalmente si dimette purtroppo non abbiamo la speranza di una Presidenza migliore della sua perchè il quadro politico che Napolitano ha contribuito a fare degenerare  nel falso valore dell'unità nazionale è dominato da linee di destre di conservatorismo e di populismo che non consentiranno la scelta di un presidente fedele alla Costituzione. Costituzione sfasciata dal federalismo  criminale dalla perdita del Senato che è una menomazione gravissima e da una legge elettorale in fase di incubazione che trasformerà la Repubblica in una Signoria di diritto oltre che di fatto.


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