giovedì 29 gennaio 2015

Tsipras traina Mattarella

 Tsipras traina Mattarella

  La candidatura di Sergio Mattarella a Capo dello Stato nasce da una novità del contesto internazionale della quale dobbiamo essere grati al popolo greco a Syriza ed a Tsipras. La vittoria di Siryza alle elezioni greche e sopratutto le scelte di Tsipras di  osservanza verso gli impegni assunti sulle privatizzazioni sui salari in politica internazionale hanno spezzato un incantesimo. La socialdemocrazia tedesca alleata di ferro della Merkel si è subito trovata spiazzata e resa anacronistica. Il tempo del centro sinistra tutto liberista è finito. Le cose debbono cambiare. Anche in politica internazionale la deriva atlantista ispirata da Obama è stata fermata. La Grecia non condivide l'aggravamento delle sanzioni alla Russia. Insomma si è creato un clima davvero nuovo, stimolante in cui voltare pagine è diventata la parola d'ordine. Rispetto questa politica stentano a mettersi in linea Holland e Schultz ma non Renzi.

In effetti Renzi si era speso contro l'immobilismo reazionario del centro-sinistra europeo senza però compromettersi troppo non trovando aiuto e conforto nella internazionale socialista in Holland ed i Schults che fingevano di assecondarlo ed intanto strizzavano l'occhio alla Merkel, allo FMI alla BCE insomma ai poteri forti che hanno consentito l'impoverimento di centinaia di milioni di europei quasi presi nella trappola di una politica di minacce, di austerità, di privatizzazioni che ha reso soffocante e fetida l'aria che si respira nei palazzi europei.

 Tsipras ha spezzato l'incantesimo molto più di quanto non abbia fatto Renzi. Molto ma molto di più, sfidando apertamente i poteri della commissione europea ed i tedeschi.

  Un raggio luminoso di luce ha rotto la caligine, il grigiore della politica europea.
   Non c'è dubbio che la Grecia andrà avanti per la sua strada e l'Italia ne profitterà con l'indubbia capacità opportunistica di sfruttare le situazioni che le convengono.
   
    In questo contesto nasce una candidatura che rifà l'unità del PD su una piattaforma assolutamente diversa da quella del Nazareno. Non esagero se dico che Mattarella sarà Capo dello Stato per merito della svolta greca e della capacità impressionante di metabolizzazione e di adattamento di Matteo Renzi.

   Da oggi in Italia tutto è diverso anche se macchiato indelebilmente dal crimine sociale della Job Act che è paragonabile come effetti sociali e morali alle leggi razziali  contro gli ebrei. E' un vero peccato che i lavoratori siano tagliati fuori dal clima di apertura progressista che si sta creando e che non possono gioire dei cambiamenti macroeconomici che poiuttosto che godere dovranno subire.
  

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