domenica 11 gennaio 2015

Scalfari come Salvini




 Scalfari come Salvini

Non partecipo alla campagna che sta diventando forsennata di criminalizzazione del terrorismo. Il terrorismo è reazione ad una aggressione occidentale che ha sommerso di sangue il mondo musulmano. Non si combatte alimentando l'odio per i musulmani.
Leggo stamane con tristezza profonda il titolo dell'articolone domenicale di Eugenio Scalfari: "I terroristi confiscano il loro Dio per ammazzare la gente". Questo titolo segna l'oltrepassamento della linea rossa che per decenni ha distinto la borghesia e la cultura liberal da quella fascista. Quando si scrive "per ammazzare la gente" compie una generalizzazione sbagliata ed ingiusta. Non voglio qui ripetere la giusta definizione di terrorismo data a suo tempo da Bertinotti e della quale immagino si sarà pentito perchè la sua vela lo ha portato altrove ma la risposta data da un ragazzo palestinese alla signora Fiamma Nerestein accesa e glaciale sionista: " Signora voi avete i carri armati e gli aerei per combatterci, noi abbiamo soltanto noi stessi."
  "Quando Scalfari comincia a parlare il linguaggio di Salvini vuol dire che l'involucro della democrazia sta per essere abbandonato da tutta la borghesia. La Crisalide che ne sta uscendo è una terribile Mantide di Morte che potrebbe essere più malvagia di quella che hanno conosciuto i nostri padri.  Un giornale come "La repubblica" assieme a tutta la filiera occidentale che si diparte dal NYT schiera le sue batterie in assetto di guerra. I giornalisti che non si convincono di questo - se ce ne saranno- saranno spazzati via dalle redazioni.
   Non sarà soltanto guerra all'islamismo ma a tutto il mondo non omologato con l'Occidente. Sarà guerra alla Russia e poi alla Cina. L'Occidente ha deciso di non fare prosperare le zone del mondo che sfuggono al suo controllo e di chiudere tutte le strade alla pace. La partecipazione di Netaniau alla marcia fascistissima di Parigi è il sigillo di questo sviluppo della politica mondiale.

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