lunedì 26 gennaio 2015

La G di PIGS

La G di  PIGS

La G di Pigs è la Grecia che venne inserita nell'acrostico coniato negli ambienti finanziari del Nord Europa per indicare il "porco" i quattro paesi dell'Europa Meridionalead economia debole, inaffidabili per corruzione delle classi dirigenti e per tendenza allo scialo. Gli  altri tre paesi erano e restano l'Italia, la Spagna ed il Portogallo che oggi remano in diverse zone di difficoltà e continuano ad essere guardati con occhio arcigno dal governatore della Bundestag e dallo establiscement del Nord.
 La Grecia dopo cinque anni di inenarrabili sofferenze imposte con la violenza dalla Unione Europea e dal Centro-Destra alla popolazione  ieri ha mostrato di volersi liberare, ha scosso il giogo ed ha rimesso in movimento la paludusa fetida stagnante politica europea.
  Il grande successo di Syriza  non solo non rafforza la socialdemocrazia europea capeggiata dalla SPD tedesca alleata di ferro dei popolari della Merkel ma la rende anacronistica per la sua scelta di sostegno delle politiche di austerità convenienti alle confindustrie europee ed alla Germania ma certo soffocanti e sempre meno accettate dalle popolazioni.  Il centro-sinistra è morto perchè ha legato se stesso alla causa della austerità oggi financo condannata sebbene forse solo a parole da Fondo Monetario Internazionale.
  Debbo dire che sebbene io sia convinto che Tsipras come Renzi ed ancora di più di Renzi voglia cambiare pagina rispetto l'austerità e sebbene io sia convinto che vuole ripristinare il welfare per i partiti socialisti hanno donato alla Grecia durante i loro governi non condivido e trovo allarmante la sua alleanza con il partito di centro-destra sebbene questo abbia la sua stessa piattaforma politica rispetto l'Europa. E' vero che i comunisti avevano negato il loro appoggio ad un governo Siryza ma in effetti non sono stati interpellati e si è creato nei loro confronti una sorta di conventio ad escludendum e vengono trattati come inesistenti o come fantasmi della politica greca,. Eppure hanno avuto il loro successo elettorale e contano su un pezzo serio della classe operaia greca. L'alleanza di Syriza con Anel     è una macchia nera se non sullo onore di Tsipras certamente sulla trasparenza e luminosità delle sue scelte politiche e sociali. Non è un caso che il centro-destra europea che avrebbe avuto problemi seri ad accettare una alleanza con i comunisti accetta molto volontieri Anel che è una formazione antieuropeista,
   Syriza ha scosso l'albero e molti frutti sono caduti a terra. Ma per sconfiggere la politica di austerità non basta certo il rifiuto della Grecia. Ci vuole una scelta politica generale e complessiva della internazionale socialista, una scelta di cambiamento della alleanza con la Merkel. Ma questo non sembra all'orizzonte e l'alleanza di centro-sinistra è addirittura diventato pensiero unico liberista e permea di se stesso in modoi nocivo ed inquietante tutte le istituzioni della Unione Europea.
  Nelle prossime quarantootto ore saremo in grado di verificare la forza e lo spessore di Syriza. Milioni di bambini affamati e di pensionati ridotti alla elemosina sono in ansiosa attesa. Anche il ceto medio della borghesia ha molto da recuperare. Bisognerà vedere se e come sarà capace la Grecia di recuperare i 200 miliardi di euro che i suoi ricconi hanno deposito all'estero o se tutto finirà come in Italia in grandi bolle di sapone o in agevolazioni fiscali per il rientro di capitali..e come costringerà l'Europa ad accettare una politica opposta a quella della austerità. .

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