martedì 20 gennaio 2015

Una bomba sociale


La Job Act è una bomba per la coesione sociale.

Job Act è criminale e fonte di sofferenza per i lavoratori.
Ho rivisto ieri un amico ora disoccupato. Era dipendente da un Grande magazzino che a Palermo dava lavoro a 350 dipendenti.Magazzino di elettrodomestici che ha chiuso non per difficoltà di mercato ma per dissapori tra i due soci principali. Il dissapore tra questi ha causato il licenziamento di 350 dipendenti diretti e chissà quanti altri indiretti interessati allo approvvigionamento delle merci. Il mio amico guadagnava 1100 euro mensili oltre gli assegni per i due figli e la moglie. Ha avuto otto mesi di indennità di disoccupazione ed ora non ha più niente. Pagava un mutuo alla Banca per l'abitazione e la Banca hli ha fatto sapere che se non paga le prossime rate procederanno ad incamerare il bene.
 Sopravvive facendo saltuariamente dei lavoretti. Per colmo di disgrazia è stato investito da un auto ed ora zoppica vistosamente.
 Dovunque si presenta gli dicono che preferiscono assumere gente giovane e senza una famiglia da mantenere,.
  La Job Act è criminale perchè incentiva il licenziamento dei lavoratori quarantenni ed altera il mercato a vantaggio della manodopera meno costosa.
  Questo è lo scenario sociale dove è stata inserita la Job Act
  Ora la vita di una azienda non è più importante della vita di una famiglia. E pèr giunta non è vero che il costo del lavoro sia il maggior costo da sopportare per una azienda,.
   In Italia il lavoro è scomparso anche per scelta di chi ha la facoltà di offrirlo. La domanda di lavoro è scomparsa dal mercato che è fatto solo da offerte di vario genere che vanno dallo stipendio pieno a stipendio zero del cosidetto master (un espediente truffaldino per usare gratis manodopera superqualificata).

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